“Techetechetè” Brividi e nostalgia
venerdì 17 giugno 2022
All'ultimo tuffo “Monica Vitti” è stata vittima dei “Brividi d'amore”, ma Techetechetè è partito lo stesso, come annunciato, mercoledì alle 20,35 su Rai 1 con una nuova sigla e una nuova veste grafica per festeggiare i dieci anni di uno dei programmi per certi versi più semplici da mettere in piedi (anche se non è poi così vero) e al tempo stesso di maggior successo. Per la sua realizzazione basta calarsi in quel pozzo senza fine che è l'immenso patrimonio dell'archivio audiovisivo delle Teche Rai. Ma lì ci si potrebbe anche perdere. Ecco allora che vengono messi all'opera ben dieci autori, per non parlare poi del montaggio, che deve dare senso compiuto a brani e spezzoni, in bianco e nero e a colori, che hanno fatto la storia della televisione italiana passata e presente. Techetechetè, nonostante sia un appuntamento estivo per eccellenza, non è più da tempo un riempitivo, un access prime time dei mesi caldi, un buon traghettatore verso la prima serata di Rai 1 dopo il Tg delle 20, bensì un programma strutturato. In quanto all'esordio stagionale, la puntata dedicata alla Vitti doveva essere la prima, mentre “Brividi d'amore” la seconda. L'inversione ha fatto sì che la partenza di quest'anno sia apparsa ancor più nazionalpopolare, per tutti i gusti, avendo avuto l'accortezza di alternare le canzoni d'amore delle star del momento come Mahmood e Blanco (esecutori per l'appunto di Brividi) con i miti sanremesi del passato. In questo modo a La rappresentante di lista sono seguiti Mal e Modugno. A ruota dei Måneskin e di Manuel Agnelli abbiamo visto e ascoltato Gigliola Cinquetti e Sergio Endrigo, dopo Achille Lauro, Don Backy. Insomma, effetto nostalgia e non solo in un programma con precise logiche e tecniche di montaggio per tenere viva la nostra memoria storico-televisiva.
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