sabato 13 ottobre 2007
Indovinato! Ieri su "Repubblica" (pp. 34-35) pur senza "strilli" in prima pagina Curzio Maltesep torna a battere sui "costi" della Chiesa all'Italia. Per loro sempre troppi! Ma per farlo, oltre alla solita confusione dilettantesca tra Santa Sede e Cei, si vede anche costretto a prendere a pesci in faccia, all'unisono e in perfetta par condicio, i Governi Berlusconi e Prodi, servili e ipocriti, e a sbertucciare per bene anche una sentenza della Corte di Cassazione, per poi attaccarsi con tono laico vellutato e leggero ad una sola "casa-albergo" cattolica ed alla gentilezza delle "suorine" e ribadire la sua fiducia tutta laica e lieta nei "rilievi" della Commissione Europea. Da quelle parti però - rilevato qui il 9/10, e il giorno prima sul "Corsera" - gira e decide qualcuno per cui il libro del Genesi, con Adamo ed Eva, "minaccia i diritti umani"! Va bene. Però e "a prescindere" - Totò è anche nostro! - Malpelo constata, a conferma della scommessa di ieri, che Maltese pur elencando a p. 35 tutte le "proprietà immobiliari della Chiesa", cioè 8779 scuole, 4712 tra ospedali, case di cura e centri di assistenza, 36.000 parrocchie, 12.000 oratori e altre minuzie, non è sfiorato dall'idea di calcolare - come qualcuno ha cominciato a fare anche in varie pagine in questi giorni - quanti costi queste realtà evitano allo Stato, cioè a tutti noi. Coraggio! Si informi: risulta che solo le scuole facciano risparmiare ogni anno allo Stato più di 6(sei) miliardi di euro. La Cei con l'8 per mille ne prende 1(uno)! Attendiamo la prossima inchiesta con qualche particolare in più. È par condicio"
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI