martedì 8 febbraio 2011
«Parla il senatore chirurgo del Pd: una commissione sui temi etici. Marino esulta e ammonisce: «Guai se Fioroni vota col governo» ("Riformista", 6/2, p. 6)! Dopo l'assemblea del Pd leggi che lui «ha ingaggiato una battaglia» sui «diritti civili», pensa di averla vinta e ora è sicuro: «Entreranno nel Manifesto per l'Italia». Viva i diritti civili? E chi direbbe di no! Il problema è che per lui sono tout court diritti civili i matrimoni omosessuali considerati «una famiglia» identica a tutte le altre, la fecondazione assistita senza distinzioni e vincoli e il testamento biologico che non solo rifiuta giustamente l'accanimento terapeutico, ma in concreto va fino alla vera e propria eutanasia. Per questo i radicali, quelli duri e puri che vanno in furia al solo nominare Chiesa e cattolici, non compiacenti, lo adorano! Eccolo in armi dunque, pronto a tagliare idealmente la testa col suo bisturi politico a quelli che non si fanno anestetizzare e allineare, che minaccia l'intero Pd: «guai» a chi non si adegua! Avvisane uno per tenerne buoni tanti. Attento a te, Fioroni! Applausi. Contento dei consensi ricevuti, avverte i ritardatari, anche illustri per nome e cognome, ricorda non solo a «Fioroni», ma anche ad «altri cattolici» che essi sono «in un Parlamento di nominati» ed è sicuro che «la maggioranza degli italiani» è con lui che " forse unico " la "nomina" la deve al popolo, non al partito. Poveri tutti gli altri! Se oseranno convergere con forze oggi al governo su qualsiasi cosa, meglio che se la diano a gambe inseguiti dal senatore-chirurgo col bisturi in mano. Domanda: tutti si adegueranno, o vedremo altre amputazioni di partito in diretta su Rai Parlamento? Ah! Dallo stesso pezzo risulta che nell'Assemblea c'è stata unanimità su un solo punto: il no a Marchionne che vorrebbe "trapiantare" la Fiat altrove. A quel bisturi "niet"! Marchionne non è un chirurgo, né un senatore Pd che si dice cattolico solo quando fa comodo!
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