"Striminzitic show", grazie maestro Arbore
venerdì 3 luglio 2020
Dopo stasera, se abbiamo contato bene, saremo a meno tre. Mercoledì saluteremo Renzo Arbore e il suo Striminzitic show: «Grazie, maestro. A presto! Ogni suo ritorno in tv è un evento per cui adesso non ci resta che attendere con impazienza il prossimo. E sappiamo che ci sta pensando. Dovrebbe tornare in autunno a patto di avere al suo fianco i suoi complici e il pubblico in sala. Sarebbe un bel segnale per tutti». Intanto godiamoci questi ultimi quattro appuntamenti con uno spettacolo casalingo (nel vero senso del termine e della quarantena) che già dal nome è tutto un programma, titoli di testa compresi: «Renzo Arbore & friend presentano Striminzitic show ovvero Non è quelli della notte. By Renzo Arbore e Ugo Porcelli. Master of ceremony Mr. Gegè Telesforo». Ventuno puntate (il debutto l’8 giugno in prima serata e poi le altre venti dal lunedì al venerdì in una riscoperta seconda serata «nottetempo» di Rai 2) direttamente da casa Arbore, com’era già successo con Quelli del swing (ma senza pandemia), sfruttando per l’ambientazione la miriade di oggetti, anche vintage e kitsch, che segnano la storia di un grande dello spettacolo. Da questa colorata location, con la solita ironia, Arbore ci sta di fatto raccontando a suon di spezzoni d’archivio la sua vita artistica: la passione per la musica (il jazz in particolare) e l’intrattenimento spensierato, le sue esibizioni in tutto il mondo con l’Orchestra italiana e l’incontro con i più grandi artisti di sempre. Alla faccia, però, dell’effetto nostalgia o della «commemorazione» perché Arbore, come da norma, non si prende mai troppo sul serio, il suo spirito goliardico glielo impedisce, sdrammatizza quando c’è da sdrammatizzare e improvvisa quando c’è da improvvisare anche se (a parte il gioco di parole) la sua è un’improvvisazione che non s’improvvisa, lo spettacolo è un’arte, si studia, ci si applica, magari insieme alla spalla giusta che a sua volta sembra improvvisare. E Gegè Telesforo si dimostra anche in questa circostanza il compagno di viaggio ideale per accompagnare un autentico artista come Arbore, che a 83 anni suonati ha ancora voglia di buona musica e di sano spettacolo, di divertire e divertirsi o, come dice lui, di «rimbambinirsi».
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