sabato 15 dicembre 2007
"Strilli" di sorpresa per attirare il lettore. Ieri, "La Stampa" (p. 23): «Il Vaticano sposta il presepe" Sorpresa a San Pietro: Gesù nato in casa a Nazareth, sparisce la grotta di Betlemme». Pensi ai Vangeli e ai Presepi nella storia di quasi nove secoli e ridi, ma con un po' di pena per chi sta sveglio la notte per trovare certi spunti. In linea, e spiace, un altro strillo in prima su "Libero": «E anche a Lourdes irrompe l'Anticristo». Libera opinione, ma tirar fuori contesto la frase di un cardinale, attaccarci sempre fuori contesto qualche brano biblico e persino "informazioni" della «Santa Sede provenienti da "fonti" speciali» e passando per «il monito di Wojtyla» trovare un «quadro cupissimo» persino nell'enciclica sulla speranza pare un eccesso. Attira l'attenzione, sì, ma anche un po' di ridicolo. Alla pari " compenso in par condicio sul versante cultural-politico " lo strilletto su "Europa" (p. 9), sempre ieri: "Scienza e fede, si torna indietro". Il pezzo, sottilmente allusivo, vede «in pericolo"» le aperture alla scienza del Vaticano II, e ancora sulla base della "Spe salvi" afferma che oggi «il rispetto della Chiesa per la scienza» tradisce le attese della coscienza moderna. Onestamente: due capricci opposti, e senza base. Ultima sorpresa fallace di ieri su "Repubblica" (pp. 34 e 35): "Tesori, miracoli e misteri: è la fabbrica di San Gennaro". Bignamino allegro sul santo e sul suo culto a Napoli a firma "scientifica", ove leggi che «per i credenti la verità (del miracolo del sangue) è fuori discussione». Sicuro? Qualche scienziato difetta di informazioni serie. Eppur ne scrive!
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