mercoledì 2 novembre 2005
Sparate "onorevoli" con qualche disonore: almeno fino a smentita. Ieri il titolo di prima pagina del "Giornale" fa "bum": "Gli immigrati sono i nuovi barbari"! Stefano Zurlo intervista il ministro Roberto Castelli che tra virgolette spara. A p. 15 cambia il soggetto: "I rom? Ormai sono i nuovi barbari". Immigrati e rom senza eccezioni: in blocco. Nel testo l"accusa è ribadita, pur con qualche frenata: "Lo dico non in termini dispregiativi. Anch"io sono un barbaro di origine celtica"" Il seguito è tutto e solo un allarme. Fa un po" impressione, però. Il briciolo di realtà confermata dalla cronaca - che pure ci sarebbe - svanisce nello "strillo", che per di più si conclude con un"accusa alla "Caritas": "in un suo giornale ho cercato invano il crocifisso, ma ho trovato tanti riferimenti a Mohamed e nomi arabi". Quindi la Caritas sta coi "nuovi barbari". Leggi e sei spaventato dalla superficialità "onorevole". Forse è il caso che qualcuno invii a via Arenula, al Ministero, il Messaggio papale per la prossima Giornata mondiale del rifugiato, profugo e immigrato, appena pubblicato. Vi si troverà il dovere dell"accoglienza del "crocifisso" vivo in ogni uomo sofferente e in pericolo, e l"urgenza di lottare nei paesi di origine contro le cause che creano il fenomeno. Servirà almeno a cambiare il tono? Brutta, sempre "Giornale" di ieri(p. 8), anche questa "sparata" intimidatoria sulla bocca al tempo non ancora "onorevole" di Antonio Di Pietro e rivolta ad un cittadino imprigionato a lungo e poi risultato innocente: "Il Vaticano è un cancro!". "Impannellato" in anticipo, o solo caricato a balle(ttoni)? Bel dubbio.
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