venerdì 16 settembre 2011
Se non sbaglio, manca giusto Marcello Lippi al Gruppo Allenatori Opinionisti Televisivi: Ranieri in Rai, Ancelotti in Sky, Delio Rossi su Sportitalia - e dico solo dei più importanti - aspettando una panchina passano il tempo a far le bucce ai colleghi impegnati sul campo. Siccome parlo di tre signori, è difficile che le loro critiche superino la solidarietà di casta: a sparare sui colleghi (?) credo sia rimasto solo Agroppi che, in quanto a risultati del campo, potrebbe a sua volta essere facile bersaglio dei criticoni. I Tre Grandi dell'Opinione sono rimasti a spasso per diversi motivi: 1) esonerati per incompatibilità tecniche con i loro dirigenti/padroni; 2) costano troppo; 3) pretendono di fare libere scelte che comunque non piacciono ai Padroni del Vapore. Alla fin fine - per dirla chiara - sono tre sconfitti: ma appena si parla di qualche tecnico nei guai, ecco subito i loro nomi con tanto di curriculum pre-esonero. Forse perchè commentando in tivù si vince sempre (le opinioni seguono il gioco e s'aggiustano col risultato), i Trombati risultano i candidati favoriti alla successione degli Inguaiati. È proprio il presidente dell'Inter il primo "cliente" tirato in ballo: se fa fuori Gasperini, può adattarsi a Claudio Ranieri, prima vittima degli strali dell'amatissimo Mourinho, o a Delio Rossi, uno che non gradisce dibattiti e ingerenze e ha un caratteraccio? Macchè. Qualcuno dice: meglio Ancelotti, anche se è del Milan, massì, anche Leonardo era rossonero "in esclusiva" e invece... Beh, io sono certo che Carletto all'Inter non ci andrebbe mai. Non solo per questioni di bandiera: la sua é anche giallorossa e credo preferisca attendere le prossime imprese di Luis Enrique... Eppure i Tre Grandi dovrebbero rifiutarsi di insidiare Gasperini, tecnico di valore che può rovinarsi da solo, continuando a ubbidire ai capricci del presidente (no difesa a tre, sì a Pazzini, no a Zarate, nì a Sneijder). Dopo la rovinosa caduta ad opera del Trabzonspor, Moratti difende il suo tecnico proprio come se fosse Benitez. Ma fino a quando? Se proprio non ce la fa a lavorare con le proprie idee, Gasperini farà bene a ritirarsi in buon ordine: almeno potrà fare l'opinionista televisivo con la coscienza a posto. Un solo tecnico non corre rischi: Napoli ha già messo Mazzarri nel Presepe, come tocca a tutti i vincitori. Dopo Manchester sono pronti a trovargli un posto accanto a San Gennaro, come spetta a chi è ritenuto capace di far miracoli. Ma il calcio di Walter non è miracolo: è una lezione d'intelligenza e di coraggio, di passione e di competenza. È soprattutto una storia di uomini solidali. Altro che gruppo: una squadra di venti uomini
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