mercoledì 30 marzo 2011
"Corsera" (27/3, p. 32) titolo sulla tv tedesca: "Slogan facile, di grande effetto, ma conformista". Parrebbe perfetto, stesso giornale (25/3, p. 56), per una tirata entusiasta di Marco Ventura: "Il Giappone del dopo Fukushima inventa l'altruismo religioso"! Mirabilia per quanto avviene in Giappone: «Templi di ogni religione trasformati in centri profughi" uniti nell'aiutare chi ha perso tutto. Vorremmo fosse la fotografia del Mediterraneo" E invece è la realtà del Giappone dopo il terremoto e lo tsunami»! Sì: «di grande effetto, ma conformista» e falso. Davvero «l'altruismo religioso» è «inventato» ora in Giappone? Si guarda mai intorno, Ventura? Caritas internazionale, nazionali e diocesane, centri di accoglienza, mense, rifugi, ostelli non sono «altruismo religioso»? Ho tra le mani l'Edizione 2011 " vuol dire che da anni ce ne sono altre " di "Immigrati a Roma e provincia. Luoghi di incontro e di preghiera" edito dalla Caritas diocesana di Roma: 144 pagine con i dati di assistenza e soccorso di associazioni religiose per immigrati e poveri gestite da cattolici (pp. 17-63), ortodossi (65-73), protestanti (75-81), ebrei (82-84), musulmani (85-89), buddisti, induisti e varie credenze orientali (90-93) e altro. Altro "piccolo" dato: qui (25/2) segnalavo cifre ufficiali della Chiesa cattolica nella sola Africa: 67.848 scuole materne, 93.316 scuole primarie, 42.234 scuole superiori, 1.137 ospedali, 5.375 dispensari, 184 lebbrosari, 1.285 orfanotrofi, 2.307 asili, 1.637 consultori matrimoniali, 2.881 centri di educazione sanitaria e altri 1.364 centri di assistenza ai più poveri. Con rispetto e simpatia per i giapponesi, cari Ventura e "Corsera", non è «altruismo religioso» anche questo?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI