Sky e Boris Johnson povera Inghilterra
sabato 1 ottobre 2022
«Questa è un'opera di finzione basata su eventi reali». La miniserie This England, in onda da ieri sera su Sky Atlantic, lo premette. Dopo di che una voce fuori campo annuncia «la tanto attesa biografia di Shakespeare di Boris Johnson». È il 23 aprile 2019, il libro sarà pubblicato nell'aprile del 2020. Intanto Johnson punta alla leadership dei Tory, i conservatori britannici. Dopo un paio di giorni dalla lite con la sua compagna Carrie Symonds di cui si occupano stampa e tv, il 23 giugno 2019 Johnson è eletto leader del suo partito e poi, a luglio, nominato Primo ministro. Nella parte iniziale della serie firmata da Michael Winterbottom c'è grande ritmo a livello di montaggio, un vortice tra ricostruzione fiction e immagini di repertorio. Il Covid s'intreccia con la Brexit e la vita privata di Johnson, che spesso telefona ai tre figli, ma non rispondono mai: lascia sempre messaggi in segreteria. Ha il problema del denaro, del divorzio, del libro su Shakespeare, non riesce a dire ai figli grandi che ne aspetta un quarto dalla giovane fidanzata. E ancora: la Cina, la pandemia, l'ultimo dell'anno in vacanza all'isola caraibica di Mustique mentre lo staff è al lavoro, l'accusa dell'opposizione: «È un Primo ministro part time». Emerge così il ruolo di Dominic Cummings, il suo assistente, il manovratore dietro le quinte, che gestisce in modo autoritario collaboratori e giornalisti, arrivando persino a selezionare le testate che possono partecipare ai briefing. L'attore britannico Kenneth Branagh dà corpo a Boris Johnson, lo interpreta bene nella postura e nel modo di esprimersi non proprio lineare. Nel complesso, l'immagine dell'ex premier britannico che emerge dalla controversa vita politica e personale non è delle migliori, ma come dice il titolo: questa è l'Inghilterra.
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