Sintomi di felicitàUn bel proposito? Guardare il mondo con occhi di altri
giovedì 10 gennaio 2019
MarcoVoleri
«Eccoci di nuovo all'imbarco», disse fra sé Enrico. Sullo schermo luminoso del gate la destinazione era chiara: duemiladiciannove. Partiva col solo bagaglio a mano: gran parte dei suoi effetti personali erano nella mente, incisi nelle rughe della pelle, segnati sul taccuino dell'anima. Il volo per l'anno nuovo stava per partire. Enrico non sapeva dove lo avrebbe portato questa volta, eppure nonostante ferite, risate e lacrime vissuti in quello appena concluso, era pronto a un nuovo viaggio. «Ho vissuto molto finora – sentenziò silente mentre si allacciava la cintura di sicurezza – ma il vero percorso che mi piacerebbe fare stavolta è viaggiare in questa avventura chiamata vita provando a usare occhi diversi dai miei. Vedere il mondo con gli occhi di un altro, di molti altri, assaporare la vita che ciascuno di essi vede, sarebbe una esperienza unica».
Il viaggio del duemiladiciotto è stato particolarmente segnante per Enrico: ha perso una persona a lui molto cara, cambiato città e lavoro. Si è trovato a reinventarsi in un mondo sempre più asettico e digitale, lui che non ha nemmeno il computer. Ha continuato a camminare, correre, prendere gli autobus dei mesi che scorrevano, senza perdersi d'animo, perché chi non viaggia e si ferma a un giorno del calendario perde pezzi di vita.
Il volo parte, Enrico fischietta L'anno che verrà di Lucio Dalla. «E se quest'anno poi passasse in un istante, vedi amico mio, come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io...». Sorride, la signora vicino a lui lo guarda interrogativa. L'importanza di esserci, nel viaggio dell'anno che inizia, se lo gusta fino in fondo. Viaggiare tra i giorni che scorrono, fermarsi ad ascoltare chiunque abbia il desiderio di raccontare qualcosa. Macinare chilometri di vita provando a comprenderla sempre più, conoscere meglio chi ti sfiora sulla via, viaggiare per sanare le tue ferite del giorno prima. Enrico sorride, l'aereo sta per decollare. La destinazione è ignota ma poco importa. Quello che tiene a mente è il pensiero di Alexandra David-Néel: «Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta». Buon viaggio a tutti noi.
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