«Confessore della fede» nel difficile periodo in cui l'imperatore interferiva con la Chiesa
martedì 31 dicembre 2019
Non fu facile per la Chiesa ripensarsi e riorganizzarsi dopo la libertà di culto concessa dall'imperatore Costantino nel 313. Fu un'epoca che vide la comunità provata dalle numerose dispute dottrinali ed esposta alle indebite ingerenze delle autorità politiche. Toccò a san Silvestro I gettare le basi del futuro per la Chiesa libera di professare il proprio credo nel mondo. Prete romano, Silvestro fu Papa dopo l'africano Milziade, al quale succedette nel 314, trovandosi a cercare di contenere, per quel che poteva, l'enorme influenza dell'imperatore anche sulle questioni interne della Chiesa per 21 anni, fino alla morte nel 335. Finita l'era dei martiri della persecuzione anticristiana dell'impero romano, Silvestro, fu tra i primi testimoni della fede ai quali venne attribuito il titolo di “Confessore della fede”. Nonostante le difficoltà, Silvestro lasciò il segno tra i suoi contemporanei che già nel 336 gli dedicarono una festa il 31 dicembre.
Altri santi. Santa Colomba di Sens, vergine e martire (III sec.); san Barbaziano di Ravenna, sacerdote (V sec.).
Letture. 1Gv 2,18-21; Sal 95; Gv 1,1-18.
Ambrosiano. Mi 5,2-4a; Sal 95 (96); Gal 1,1-5; Lc 2,33-35.
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