domenica 7 ottobre 2012
La rivista MicroMega, che non è certamente un buon testo di ecclesiologia, sostiene che esistono tre Chiese: quella «gerarchica» e «la Chiesa di Dio» con in mezzo «una chiesa dell'Antimafia». Fra le tre stanno «i burocrati di Dio», cioè (la definizione è attribuita al compianto padre Ernesto Balducci) «quelli che non stanno né con la mafia né con l'antimafia né con lo Stato né con l'antistato né con la destra né con la sinistra né con il centro, ma stanno esclusivamente dalla propria parte». Questa tripartizione che Il Fatto Quotidiano ha ripreso (venerdì 5) da MicroMega – contrapponendole però, come ha fatto la stessa rivista, la risposta di monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo – è del «magistrato antimafia» (questo sì) Roberto Scarpinato. Ricordo che l'arcivescovo di Palermo, Salvatore Pappalardo, si arrabbiò quando gli chiesi se condividesse la qualifica che gli davano di «vescovo antimafia». «Ma che vescovo antimafia», mi rispose: «Io sono il pastore di questa parte del gregge di Dio e devo difendere questi miei figli spirituali dal male che li circonda. La mafia è forse il male più grosso». Quell'«antimafia» era per lui uno stravolgimento del suo ministero: vescovo era, senza aggettivi che sapevano di ignoranza e di politica di basso livello. Fortunatamente, il giugno scorso, per la prossima beatificazione di don Pino Puglisi, nessun giornale definiva "antimafia" questo prete, che pure dalla mafia fu ucciso. Il Corriere della sera aveva titolato: «La mafia lo uccise per la sua fede», come aveva detto Benedetto XVI. Una "Chiesa dell'antimafia" non sarebbe Chiesa e mons. Mogavero ha replicato a Scarpinato alla stessa maniera. Quanto ai "burocrati di Dio", beh, qualche prete così esiste, ma non fa Chiesa. Come un Puglisi immaginario non fa "Chiesa antimafia" e come i mafiosi devoti con la Bibbia anche in galera per usarla da codice per messaggi segreti, non fanno popolo di Dio. Con tutta la stima per i magistrati antimafia, qualcuno dovrebbe studiare un po' anche la Lumen gentium.RAPINA PCUna società di riscossione delle tasse convenzionata con 400 Comuni ha sottratto 100 milioni di euro. In prima pagina Il manifesto (giovedì 4) la chiama «Rapina Spa». Invece alle pagine 8 e 9 si scandalizza: «A Est la Chiesa all'incasso», perché la Repubblica Ceca «restituisce agli enti ecclesiastici» i beni confiscati dal regime comunista: a rate, metà materialmente, metà in denaro. «La parte del leone è fatta dalla Chiesa cattolica», che, secondo un ignoto «cardinale defunto […] non si costruisce con gli Ave Maria». Per Il manifesto è l'«ingordigia dei preti»: come si chiama quella dei comunisti? ALIBI STELLARILa vita non è nata sulla Terra, ma da «microrganismi trasportati da frammenti di meteoriti provenienti da altri pianeti» alla deriva nello spazio, i quali «possono essere stati il germe primigenio della vita sul nostro pianeta». Quest'antica teoria, ringiovanita da nuovi studi astrofisici, è illustrata sul Corriere della sera (mercoledì 3 ottobre) da Massimo Piattelli Palmarini, docente di scienze cognitive. Resta un problema: sugli altri pianeti la vita chi l'ha portata? Questa spaziale "litopanspermia" (dal greco: rocce-tutto-seminagione) puzza un po' di alibi anticreazionista.
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