martedì 8 maggio 2007
Linci da lontano, talpe da vicino: giù nella prima fossa. Domenica "Unità", in prima, Furio Colombo acuto bacchetta tutti e dà ragione al vicedirettore del "Corsera" Pigi Battista sull'"anomalia doppia italiana: un giorno si punta l'indice e il giorno dopo tutto è perdonato". Più volte "nella polvere", più volte "sugli altar"" Ma il giorno prima - proprio 5 maggio! Ndr - stessa prima dell'"Unità", la fascia rossa impiccava lassù "l'Alcide" deridendolo: "La Madonna ti sorride/ E votar per lui ti dice"! De Gasperi? Ma non era, il giorno prima, anche lui nel Pantheon del nuovo Pd? È l'anomalia italiana, che ha una radice proprio nel chiodo fisso chiamato "laicità", ma inteso come antireligione e antichiesa. Così Colombo chiude il suo pezzo dichiarando che lui, anzi "loro" - pensano di essere tanti - "non condividono tutti i valori, e cercano netta e chiara, come in ogni democrazia, una linea di confine". Con chi? Con Chiesa e cattolici! E ieri, ancora fascia rossa, ancora impiccati "i cattolici" con insulsa filastrocca presa dal "Manifesto". Non si può? Certo che si può. Anche se così si è solo autolesionisti. E ridicoli, come chi va in giro alla cieca, volutamente, e subito ruzzola di brutto. Capitato ieri, sempre "Unità" (p. 1). Gianfranco Pasquino ragiona serio sul Pd, 164 righe, sulle sfide del momento: socialismo, comunismo di reduci, democrazia, primarie, riformismo, leadership e molto altro... Nel pezzo ci sono 6 (sei!) righe sul "discorso spinoso sulla laicità". Ed ecco il titolo: "Sfida sulla laicità"! Sicuri di veder bene? Buona caduta al primo passo! La Francia insegna"
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