Sguardi inediti sui musei. Così la Lombardia fa "Tredici"
sabato 25 marzo 2023

Tredici fotografi per tredici musei. Tredici storie visuali che raccontano e interpretano in chiave inedita e originale il patrimonio museale lombardo, "dimostrando come i musei siano delle straordinarie micce, per accendere passioni e riflessioni", ha detto la direttrice della Direzione regionale Musei Lombardia (ministero della Cultura), Emanuela Daffra presentando i lavori di una committenza pubblica, realizzata dalla struttura che guida, con la collaborazione scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano - Cinisello Balsamo. Un progetto ampio durato oltre dieci mesi, che culmina in una mostra - Tre-di-ci. Sguardi sui musei di Lombardia - prodotta insieme a Palazzo Reale in occasione di MuseoCity, aperta al pubblico gratuitamente fino al 2 aprile nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale a Milano. "La nostra rete di Musei - continua Daffra - è diffusa in tutto il territorio regionale, senza continuità, a macchia di leopardo. Porre le diverse componenti a sistema è una sfida stimolante e ardua, date le distanze, l’esiguità del personale e le diversissime caratteristiche". Parliamo di monumenti celebrati in tutto il mondo come il Cenacolo Vinciano e la Certosa di Pavia, realtà archeologiche di epoca romana tra le più importanti d’Europa come le Grotte di Catullo a Sirmione, significative testimonianze medievali e rinascimentali (il Castello Scaligero di Sirmione, Palazzo Besta a Teglio), la Valle Camonica delle incisioni rupestri e della romanizzazione, senza dimenticare il Parco Archeologico di Castelseprio. Musei, monumenti, palazzi, parchi dislocati in realtà geografiche molto diverse tra loro, alcune centrali altre periferiche, che nel loro insieme costituiscono il più visitato museo di Lombardia. Luoghi eterogenei, carichi di storia, che possiedono un potenziale ancora in parte da scoprire, capace di suscitare echi molteplici e impensati se li si guarda con attenzione. È nato così il progetto "13 fotografi per 13 musei", ideato da Emanuela Daffra e condotto insieme a Giulia Valcamonica, con la collaborazione scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo-Milano. Insieme a Gabriella Guerci e a Matteo Balduzzi del Mufoco sono stati selezionati tredici professionisti giovani (nati tra il 1979 e il 1991), ma già affermati e più volte premiati: a loro è stata lanciata la sfida di guardare, raccontare, interpretare, il museo loro affidato.

Complesso monumentale e Museo della Certosa di Pavia

Complesso monumentale e Museo della Certosa di Pavia - Federico Clavarino

Così l’Ultima Cena di Leonardo viene raccontata da Claudio Beorchia con le voci e i commenti dei visitatori in un video dove scorre un poemetto costruito ricombinando liberamente oltre mille annotazioni; la Cappella Espiatoria di Monza, costruita dove fu assassinato il re Umberto I, diventa, con la visione di Alessandro Sambini, luogo immaginario di una missione spaziale che accende la luce sui contrasti della storia; la Certosa di Pavia scoperta attraverso l'eleganza dei particolari da Federico Clavarino. È la voce di un adolescente - "incompleto, come incompleta è l’adolescenza" - a narrare la vita quotidiana nella Villa Romana di Desenzano, negli scatti e in un testodi Roberto Boccaccino. Gli abitanti di Teglio danno vita e movimento agli affreschi di Palazzo Besta nella rappresentazione Altre storie di Angelica pensata da Flavia Rossi. E se il Castello Scaligero di Sirmione, il più fotografato, si nasconde alla vista per lasciare spazio ai ricordi sommersi dal lago con Rachele Maistrello, il complesso archeologico di Castelseprio viene restituito in un modello 3D e una installazione dove frammenti di materiali e oggetti vengono stampati a ciclo continuo per i visitatori. "Tra lo sguardo di un giovane e un museo - afferma Davide Rondoni, presidente del Mufoco - si crea un vivo cortocircuito. Il tempo cerca la sua inesausta verità, tra senso dell’eterno, durata, attimo dello scatto, tradizione e futuro. L’audace opera messa in campo dalla sapiente rete museale lombarda puntando su validi giovani artisti serve non solo a chi ha passione per arte e musei (e per la nuova fotografia) ma per chiunque si voglia interrogare sul senso del tempo e sul tempo che stiamo vivendo". E allora "questo progetto - dice il direttore di Palazzo Reale, Domenico Piraina - conferma come le opere d’arte e i musei esprimono tanti significati che dipendono da chi li osserva. Il visitatore è un creatore di senso con la sua interpretazione. Ancora di più l’artista che propone la sua visione. E la restituisce a tutti noi. Per una nuova interpretazione". Così i musei prendono nuova vita. E in maniera "spiazzante - chiude Guerci - come impone e reclama la fotografia contemporanea".

Una foto e 704 parole.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI