domenica 2 marzo 2003
Scampoli. «La piccola martire di Del Noce». Giancarlo Dotto («Espresso» in edicola) distrugge il film-tv su Maria Goretti. Conosce solo il pamphlet di Guerri, non digerisce la visione e si sfoga in sarcasmi: troppo bellina lei, troppo puliti i suoi, troppo truccato il tutto... E verso la fine lo sbotto: troppi «preti e troppi santi in tv». Capito! Pensava all'antico «Cielo sulla palude», storico film su Santa Maria Goretti, Dotto, e voleva solo la palude. Senza cielo. Ma per quella ci sono sempre i suoi. Uno spicchio di cielo - per par condicio - lo lasci trapelare. Venerdì, a proposito, riluceva persino tra le righe di un'intervista («La Stampa», p.31) alla ex sulfurea Patty Pravo: «Il mio lavoro è una preghiera. Quando ho tempo scendo e insegno musica ai ragazzini della parrocchia sotto casa». Chissà che nervi, per quelli con l'allergia! Una bella luce - vera - anche su «Libero», stesso giorno, quando Francesco Cossiga ricordava al presidente Bush - che ha fatto dichiarare che del Papa non gli importa niente - il precedente di un certo Stalin: «Quante divisioni ha, il Papa?». Si sa come è andata, poi... A proposito: sono 50 anni esatti dalla fine di Baffone, e ti tocca leggere anche di nostalgici, in verità un po' comici (stesso «Libero», p. 2). Restiamo ai comici, Malpelo ripensa alla definizione sprezzante data da un ministro alla morte di Alberto Sordi: «un fatto locale». Vista corta, certi ministri: saranno le nebbie del Po! Sordi è universale, e attuale. Penso alle sue parole in bocca a Bush, e rivolte a Saddam: «Tu m'hai provocato... E io me te magno!» Purtroppo, però, non si tratta di maccheroni!
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