Settimo Papa, "colonna" per la liturgia
lunedì 3 aprile 2017

Secondo gli studiosi a san Sito I si deve l’introduzione del “Sanctus” nella celebrazione dell’Eucaristia subito dopo il prefazio. E questa non sarebbe l’unica norma liturgica introdotta dal Pontefice che guidò la Chiesa per una decina d’anni forse tra il 117 e il 128 anche se le date non sono state stabilite con certezza. Originario di Roma, è stato il settimo papa della Chiesa cattolica e quindi sesto successore di Pietro. Secondo alcune fonti fu lui a stabilire che i vasi sacri, ovvero il calice e la patena, non potessero essere toccati da nessuno durante la consacrazione al di fuori dei ministri del culto. Il suo Pontificato vide un periodo di relativa tolleranza da parte dell’imperatore nei confronti dei cristiani, anche se le persecuzioni erano ben lungi dall’essere abolite.
Altri santi. San Riccardo di Chichester, vescovo (1197-1253); san Luigi Scrosoppi, sacerdote (1804-1884).
Letture. Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22; Gv 8,1-11.
Ambrosiano. Gen 37,2-28; Sal 118,121-128; Pr 24,11-12; Mc 8,27-33.

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