venerdì 2 settembre 2016
Per i nativi digitali – che non sanno cosa sia un mondo senza display – l'impresa sembrava titanica: niente messaggi con Whatsapp, stop ai selfie su Instagram, silenzio su Facebook, via anche Snapchat. Con la connessione ridotta a zero e lo smartphone spento, chiuso e sigillato in un sacchetto di plastica custodito dai funzionari del municipio, vivere si può. Con spirito indomito e volontà di ferro, 62 ragazzi sono sopravvissuti all'ardua prova, dimostrando che resistere sette giorni senza cellulare – ma non uno di più! – impossibile non è. A spingerli sulla strada dell'astinenza è stato Nunzio Tacchetto, sindaco di Vigonza, nel Padovano, che ha lanciato la sua sfida agli studenti delle medie inferiori: spegnete lo smartphone e accendete le relazioni, oltre il touch screen c'è un mondo che vi aspetta. Ha provocato i suoi ragazzi, il sindaco Tacchetto, riuscendo nell'intento di far loro conquistare una nuova consapevolezza: tutti hanno riacceso il cellulare, nessuno lo ha più guardato come prima. Lo usano ma non ne abusano, soprattutto non si fanno usare da lui: adesso sanno chi comanda. E a comandare sono loro. E questo è il primo premio conquistato. L'altro è stata un'intera giornata a Gardaland, ieri, offerta dal parco divertimenti più ambito dai ragazzi italiani di ogni età, che ha sostenuto l'iniziativa fin dai suoi esordi. A dimostrazione – come ha sottolineato Danilo Santi, il direttore generale Parchi Gardaland – che nella vita reale il divertimento abbonda.
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