martedì 11 giugno 2019
A Cerfignano, piccola frazione di Santa Cesarea Terme nel basso Salento, si sono concluse le "Olimpiadi senza barriere". Oltre 500 bambini e giovani, tra cui anche coloro che vivono in situazioni di disagio sociale, si sono cimentati in varie discipline sportive e attività ludico-ricreative per intensi momenti di condivisione fraterna e sano divertimento. Tutto è ruotato intorno all'oratorio dedicato a Karol Wojtyla punto di riferimento del paesino che conta 1.700 abitanti, uno dei quattro partner del progetto "Ci mettiamo in gioco" insieme all'oratorio Sant'Ippazio di Tiggiano, alla Pallavolo Azzurra di Alessano e all'Azzurra Donne di Alessano. L'iniziativa si è svolta con il patrocinio dell'Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Csi e della Cooperativa "L'Adelfia" di Alessano. Fondamentale anche il sostegno dei Comuni limitrofi. Una sorta di villaggio olimpico dell'aggregazione e dell'inclusione dove bambini e adolescenti che si trovano in difficoltà economiche, fisiche e culturali, hanno avuto l'opportunità di fare sport in piena libertà interagendo fra di loro. «Lo sport è una palestra di relazioni per costruire insieme una comunità aperta» sottolinea don Pasquale Fracasso parroco della Visitazione di Maria Vergine.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI