Il coraggio di aiutare i cristiani perseguitati
mercoledì 20 gennaio 2021
I cristiani anche se non sono "del" mondo vivono "nel" mondo e sono chiamati a portare il Vangelo nel cuore della storia usando gli strumenti offerti dal contesto in cui si trovano. San Sebastiano, martire durante la persecuzione di Diocleziano, forse nel 304, sfruttò la sua posizione di pretoriano, guardia dell'imperatore, per portare conforto ai credenti incarcerati e destinati al martirio. E poi non ebbe paura di opporsi alla violenza contro i cristiani, arrivando così a offrire la sua stessa vita nel martirio. Secondo la tradizione Sebastiano era nato a Milano attorno all'anno 263 ed era entrato poi nella cerchia più stretta dei soldati più vicini all'imperatore Diocleziano, che dopo un periodo di tolleranza aveva scatenato una feroce persecuzione anticristiana. Per l'assistenza prestata ai fedeli in carcere, Sebastiano venne denunciato e condannato: fu denudato e trafitto dalle frecce degli stessi compagni. Ne uscì ferito ma vivo ed ebbe il coraggio di ripresentarsi davanti all'imperatore, che però lo fece frustare a morte.
Altri santi. San Fabiano, Papa dal 236 al 250 e martire; Sant'Enrico di Uppsala, vescovo e martire (XII sec.).
Letture. Romano. Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6.
Ambrosiano. Sir 44, 1; 46, 11-12; Sal 105 (106); Mc 3, 31-35
Bizantino. Gal 5,22-6,2; Lc 6,17-23.
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