martedì 1 ottobre 2002
Virus "dell"ombelico": "L"Unità" ne ha i sintomi in ogni pagina.  "A prescindere". Società, politica, addirittura sport? Uguale. Ieri da Milano Giovanni Laccabò scrive: "Tettamanzi: non mi lascerò condizionare"Il nuovo arcivescovo impugna lo staffile di S. Ambrogio". Ma Tettamanzi impugna il pastorale e con la sua consueta calma raccomanda partecipazione e solidarietà" Niente. Laccabò decide sia quel che impugna, che i destinatari della "staffilata": "l"esatto opposto alla direzione di marcia delle attuali guide istituzionali, Albertini, Colli e Formigoni, che pensano solo al business". Fatta! "L"ombelico del mondo"? È Laccabò! Un virus. Infatti lì sotto, sempre "Unità", Francesco Peloso pensa in grande, guarda addirittura al Conclave e decide lui che da ieri "il nuovo arcivescovo è più vicino al soglio di Pietro, mentre tramonta la stella del card. Re che fa un passo indietro, forse decisivo, nella candidatura alla successione di Wojtyla". Così, senza remore, tranquillo: L"ombelico del mondo stavolta è "peloso. "L"Unità" decide il cerimoniale a Milano, e il Conclave a Roma. È il virus. A p. 26 si ri-manifesta allegro con la firma di Lello Voce: "Io e il crocifisso succubi della Moratti". Modesto, il Lello: lui alla pari con Gesù Cristo, e deride "la religione oppio dei popoli" concludendo: "Sia lode nell"alto dei cieli!". Inguaribilmente ridicoli, a prescindere. Anche nello sport, e anche con la sintassi: "Riabilitiamo a (sic! Ndr) Moreno" (p.13). In realtà, finché dura il virus dell"ombelico del mondo, la "riabilitazione" è ardua! Handicap permanente"
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