venerdì 7 aprile 2006
Da ieri è iniziato il Vinitaly e l"enologia si mette in bella mostra; da quel lontano metanolo-day, il vino ha dimostrato di aver ampiamente risalito la china. C"è un punto d"incontro che mette d"accordo noi nutrizionisti e i veri gourmet: il vino si beve moderatamente. Sono solo gli alcolisti, che non conoscono la moderazione, a non attribuire al vino il ruolo di alimento sotto forma liquida. La moderazione è necessaria a causa della frazione alcolica sempre presente nel vino, anche se non in misura uguale per tutte le varietà. In ogni caso, un grammo di alcol fornisce sempre 7 calorie. Il vino è costituito soprattutto di acqua, ma vi troviamo, oltre all"alcol, minerali e vitamine, ed è importante soprattutto per i componenti non alcolici, i polifenoli, che sono componenti protettori e su cui si basa il salto di qualità di questo alimento.Ormai è notorio che se si beve un bicchier di vino ai pasti, e mai a digiuno, si mette in moto una serie di meccanismi che permettono alle arterie di pulirsi dai grassi cattivi. In genere, più si introducono cibi elaborati, più grassi si assimilano. Tutto il mondo scientifico nutrizionale sottolinea l"importanza di introdurre alcuni elementi come quelli contenuti nel vino per la prevenzione dei tumori e dell"osteoporosi in menopausa, grazie alla migliore modulazione degli estrogeni (questa ricerca è stata validata anche dal sottoscritto). Il vino, negli ultimi tempi, è diventato anche un elemento energizzante per coloro che fanno sport o comunque fanno sforzi muscolari intensi. Nel vino, infatti, è stata riscontrata una nuova sostanza, dal nome difficile, il Ramno-Galatto-Uronano, più noto come RG-II, che è un polisaccaride e che fornisce una giusta dose di energia a pronta presa. Il futuro sarà basato sull"uso di un vino migliore, più gustoso ma anche più salubre, che ci aiuterà a vivere più a lungo seguendo il consiglio che ripeto da anni: «è necessario aggiungere vita ai giorni e non giorni alla vita».
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