giovedì 22 dicembre 2022
Più si parla di scuola meglio è, perché significa puntare i riflettori sull’educazione. Il ministro Giuseppe Valditara, dunque. Ma non solo. Volendo cominciare dagli ultimi, dagli scarti, interessante quella che per la “Repubblica” comincia a essere una vera campagna. Il 20/21 interviene Corrado Augias («La scuola disattenta») a partire dall’inchiesta del giorno prima di Ilaria Venturi, con i 74mila bocciati “per troppe assenze”. Augias pone una doppia domanda cruciale: «Sul disagio cognitivo che cosa è possibile fare? Prima ancora, da che cosa è motivato?». Stesso giorno, stessa testata, Corrado Zunino dialoga con un sedicenne della Bassa Padovana che ha lasciato la scuola, dopo bocciature e note: «Mi annoiavo». Vorrebbe fare il calciatore… E Valditara? Sempre il 20/12, viene evocato da due quotidiani alla vigilia della scelta, per tanti quattordicenni, su dove proseguire gli studi. Qual è il consiglio ai genitori? “Repubblica” gli fa dire: «Pensate al lavoro», “Libero”: «Ascoltate i vostri figli». Il giorno dopo (21/12) sulla “Repubblica” Ilaria Venturi prosegue l’inchiesta: «Mezzo miliardo alle scuole per la lotta all’abbandono. “Ma i progetti sono fermi”». C’è poi la questione cellulari con la circolare di Valditara, che poco aggiunge a quella di 15 anni fa del ministro Fioroni. La “Stampa” (21/12) le dedica ben due pagine di cui una affidata a Viola Ardone con l’invito alla «rieducazione all’uso dei media». Su “Libero” (21/12) toni nettissimi per Francesco Specchia: «Il telefono in classe tende più alla lobotomizzazione che alla socializzazione». Sul “Corriere” (21/12) le voci si incrociano e a volte non è coro ma cacofonia. In prima Massimo Gramellini, più serio che faceto, invita alla «resa»: impossibile arginare l’invasione degli smart. Valditara ha ragione, eccome, specialmente se si appella alla «relazione choc» parlamentare che afferma quello che già si sa: «È come la cocaina». Intanto il professor Marco Balzano, intervistato da Anna Chiara Sacchi, ricorda che inutile è educare gli studenti ai buoni comportamenti quando a casa i genitori danno pessimi esempi. Infine, nel coro di sostanziale elogio a Valditara, ecco la critica da dove meno te l’aspetti, la filogovernativa “Verità”: «Valditara fa accademia sui telefonini in classe» perché la circolare «non prevede sanzioni». © riproduzione riservata
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