domenica 12 novembre 2017
Prima ancora che un progetto coraggioso, un atto di fiducia. Valentina Baldacci, triestina, 46 anni all'anagrafe, 25 da professa dell'Ordine francescano secolare, dopo un quarto di secolo di lavoro impiegatizio ha deciso di cambiare vita: si è licenziata per aprire un punto vendita dedicato a prodotti "etici". «Tutto è nato un po' per caso – racconta – dal primo incontro con la cioccolata di Modica di Casa don Puglisi, durante un viaggio in Sicilia». Piccoli richiami giungono nel corso del tempo: una timida voce che si fa spazio interiormente, un periodo di preghiera e discernimento, la scelta.
Poche settimane fa, "Buongiorno buona gente" – questo il nome dell'insegna – ha aperto i battenti a Trieste: «I miei fornitori hanno tutti una forte impronta etica – precisa – e, più che la vendita in sé ciò che mi sta a cuore è far passare il progetto che sta dietro a ogni prodotto». Olio, vino, birra artigianale, biscotti, cioccolata modicana, creme spalmabili, sale aromatizzato, agrumi essiccati, taralli, legumi, prodotti senza glutine e caffè provengono tutti dai laboratori dei penitenziari o da progetti di promozione umana e sociale. Unico rammarico? Non poter vendere prodotti analoghi del Friuli Venezia Giulia, per assenza (per ora) di progetti.
Il lavoro di Valentina offre sostegno concreto persone: «Ricordo una telefonata con un detenuto-lavoratore, mio fornitore: non vedeva l'ora di poter passare al reparto artigianale vero e proprio per iniziare a pagare il suo debito verso la società».
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