venerdì 28 dicembre 2007
Giudichi chi legge. Qualcuno ragiona sul suo oggi, ma per gli altri ha in testa solo lo ieri. Sul "Riformista" (11/12, p. 6) Giovanna Gabrielli fotografa la polemica attuale "laici/cattolici" citando una frase di Pio XI di 83 anni orsono sul "cosiddetto laicismo", e lì accanto Gaetano Pecora esalta "le radici pagane dell'Europa", e in tema di libertà fustiga Chiesa e cattolici con citazioni di Sant'Agostino e di Gregorio XVI: 1500 e quasi 200 anni indietro! Aggiornate il repertorio, please! Per l'oggi una follia pesante " pur con firma di un prete " la offre "Liberazione" (22/12, p. 1): per sottolineare giustamente che Gesù di Nazaret è "Uno di noi" ecco il titolo strillo "Chiesa, ridacci Gesù!". Dunque la Chiesa ha rubato Gesù? Pensabile una Chiesa senza Gesù per tutti? E un Gesù senza Chiesa per tutti? L'ha voluta Lui, come presenza della sua "memoria" viva nella storia. Pregiudizio che trascura il reale. Follie a catena vengono anche da certi "cultori del dubbio" per gli altri, sicuri in proprio che tra fede e ragione non può, non deve, non ci sarà mai alleanza. Sul "Foglio" (13/12, p. 2) Angiolo Bandinelli cita felice il "credo quia absurdum di Tertulliano", che non è di Tertulliano ed è inaccettabile per ogni cattolico. Ultimo, ancora "Riformista" (15/12, p. 8): Orlando Franceschelli pare esaltare Pascal per dire ai credenti che come tali debbono tener chiusi gli occhi della mente. Come per caso, stesso giorno, su "Avvenire" (p. 27: "L'universo? È armonico") lucida riflessione del cardinale Martini che coniuga, senza confusioni, "la scienza e le Scritture". Vedi le carte? Servito!
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