giovedì 28 aprile 2011
Scampoli. Qui (12/4) sulla gaffe trionfalista di "Repubblica" (5/4, pp. 1 e 57 intera) con proclama: «La Filosofia è morta. Non ci resta che la scienza»! Presentava così un articolo a doppia illustre firma " Hawking e Mlodinov " senza accorgersi che la conclusione dei due era esattamente l'opposto dell'annuncio, e invocava di nuovo la necessità della filosofia. Se ne è accorto " e fa piacere " Umberto Eco ("L'Espresso", 21/4, p. 178) osservando che «il fisico, quando è un bravo fisico, non può che porsi il problema dei fondamenti filosofici». Piacere doppio " stesso "Espresso" (pp. 100-103) " leggere il celebre sociologo Edgar Morin, detto «padre spirituale della Gauche», che analizza la pesantezza dei tempi e invoca un ritorno alla speranza in qualcosa di "inatteso" che rinnovi la possibilità di crescita non solo materiale, ma anche di scienza e coscienza. Qui, domenica scorsa, "Agorà" ha pubblicato un suo editoriale che apprezzava l'opera di Giovanni Paolo II nel promuovere la coscienza della complessità e lo definiva «il primo Papa veramente planetario" liberatore dall'oppressione di tutto il sistema sovietico» e concludeva " vale la pena rileggerlo, visto il suo status di non credente " con l'auspicio del «ritorno al messaggio di Gesù e di Paolo». Bene? Sì, ma talora, stesse pagine laiche, si esagera. Per esempio sempre "Repubblica" (23/9/2010, pp. 1 e 44 intera) Enrico Franceschini da New York sull'Esodo biblico: «Anche la scienza lo prova: ricostruito il miracolo: il vento aprì il Mar Rosso»! Anche a Malpelo sembra troppo! Il bello è che proprio lì sotto sorrideva in pubblicità la faccia del povero Corrado Augias. Sarà rimasto di sasso! Ovvio: laicissimo"
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