Sul barcone con Mabru: il naufragio della speranza
lunedì 9 ottobre 2023

NATO SUL CONFINE. FABRIZIO GATTI; RIZZOLI; 16 EURO

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Sono le 16,52 di un venerdì d’ottobre quando nella stiva allagata di un peschereccio stracarico di profughi siriani nel Mediterraneo viene al mondo Mabruk. A un passo dalle coste italiane, a poche miglia da Lampedusa. Dalla barca, mitragliata da miliziani libici contrabbandieri di esseri umani, e gravemente in pericolo parte una richiesta di soccorso. A bordo ci sono quasi cinquecento siriani tra cui un centinaio di bambini. Famiglie in fuga da un Paese devastato da una lunga e sanguinosa guerra civile tra milizie governative e ribelli, che cercano scampo verso l’Europa, fiduciose di trovare un futuro per sé e i propri figli. È la voce impossibile di Mabruk, bambino non ancora nato, a raccontare l’odissea di un viaggio duro e drammatico, il viaggio di sua mamma ma anche il viaggio corale di un popolo, impossibile da intraprendere per vie legali, perché il visto per motivi umanitari non esiste. Perciò si finisce in mano ai trafficanti senza scrupoli, criminali disposti a tutto, con il rischio di perdere ogni cosa anche la vita. Zara, la mamma di Mabruk è all’ottavo mese avanzato di gravidanza, in Siria era una farmacista, ha lasciato Sami, suo marito, pediatra, con l’accordo che si sarebbero ricongiunti al di là del mare, per ricostruirsi una vita. Per il racconto Fabrizio Gatti, giornalista autore di reportage e inchieste coraggiose sotto copertura, ha voluto dar voce a un bambino non ancora nato ma esistito davvero in una delle sue inchieste giornalistiche a più puntate da cui sono emerse pesanti responsabilità nei ritardi dei soccorsi. Il tragico naufragio ricordato come quello della nave dei bambini. Un barcone nel quale anche il lettore si sente trasportato e travolto. Dai 13 anni.

INDISCIPLINATI. DA MONET A DUCHAMP 10 RIBELLI DELL’ARTE SPIEGATI FACILE; BENEDETTA ARTEFACILE; DEAGOSTINI, 16,90 EURO

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Contro le accademie, contro le regole; originali, anticonformisti e spiriti liberi. Talvolta avvezzi a troppo bere, altre tormentati da una sofferenza e un’angoscia esistenziale senza rimedio o preda di un disagio psichico tragico come Van Gogh. Chi egocentrico e maschilista, affascinante e carismatico ma pieno di manie e insicurezze come Picasso. Spirito ribelle, combattente e rivoluzionaria con la sua arte come Fida Kahlo; eccentrico e stravagante, imprevedibile e ostinato come Salvator Dalì, visionari e spiazzanti, sperimentatori ironici come Andy Warhol e Marcel Duchamp. Sono alcuni degli indisciplinati dieci grandi artisti di cui la giovanissima Benedetta Colombo, alias Artefacile (titolo del suo progetto di divulgazione artistica sui social) racconta con leggerezza ma puntualità, vita, opere, aneddoti e curiosità. È una storia dell’arte che dagli ultimi anni dell’Ottocento alla prima metà del Ventesimo secolo segue alcuni tra gli artisti più geniali della Storia. Quelli che hanno innovato il modo di ritrarre il mondo, sovvertendone le regole, dandosene di nuove, esponendosi a critiche feroci, talvolta a un rifiuto totale del mondo accademico. Outsider spesso diventati famosi dopo la morte, che non si smette mai di conoscere. Un libro rivolto ai ragazzi, in realtà godibile da lettori di ogni età.

IL VISCONTE DIMEZZATO. ROMANZO A FUMETTI; ITALO CALVINO; ADATTAMETO E DISEGNI DI LORENZA NATARELLA; MONDADORI; 22 EURO.

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Dopo “Il barone rampante” Mondadori omaggia ancora Italo Calvino, che il 15 ottobre avrebbe compiuto 100 anni, con un’altra trasposizione in forma di fumetto del secondo romanzo della trilogia degli Antenati, “Il Visconte dimezzato”(1952). un modo per avvicinare i più giovani a un testo entrato con gli altri nel mondo dei classici. Una fiaba sul tema dell’identità che vede protagonista il visconte Medardo di Terralba colpito da una cannonata che lo divide in due metà durante la guerra contro i turchi. All’inizio sembra che solo una metà possa tornare a casa, quella cattiva pronta a mettere in atto le azioni più turpi e crudeli. Un giorno, però, anche la metà buona e gentile si ripresenta, senza per altro migliorare la situazione, perché anche l’eccesso di buonismo ha i suoi effetti deleteri. Un conflitto che non è solo tra bene e male, ma un dissidio che pone domande sulle qualità dell’uomo intero rispetto all’uomo moderno di fatto incompleto, mai realizzato in toto e sempre tormentato. Dai 13 anni

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