L'anno in cui Annabelle imparò a raccontare bugie...
lunedì 8 ottobre 2018

Terribile novembre quello del ’43 per Annabelle. La paura piomba nella sua vita spensierata di dodicenne americana con le minacce, le prepotenze e le violenze di Betty Glengarry, la ragazzina dal cuore arido spedita a vivere in campagna dai nonni e arrivata a turbare la tranquilla quotidianità della scuola. Betty l’incorreggibile, secondo le voci di paese, Betty la perfida e crudele, come dimostrano ogni giorno in classe le sue sgarberie. Annabelle ne diventa presto vittima: Betty la perseguita lungo la strada verso la scuola, arriva persino a picchiarla e a tenerla in scacco minacciando di far del male ai suoi fratelli, ovviamente intimandole di star zitta. Impaurita, quasi stordita da ciò che le sta capitando e preoccupata per i fratellini, Annabelle in un primo momento tace ma, quando la perfidia di Betty oltrepassa ogni limite, decide coraggiosamente di combattere la propria battaglia per la verità. Il grave incidente in cui è coinvolta la compagna Ruth e l’accusa ingiusta nei confronti di Toby, l’uomo solitario e di poche parole che vive una sorta di esilio volontario in una capanna nel bosco, sono un giro di boa per la crescita di Annabelle. L’uscita dall’infanzia. Come restare in silenzio e fingere di non sapere di fronte a tanta cattiveria e arroganza? Come accettare che la menzogna prevalga? Annabelle impara a dire bugie, una dimensione dell’esistenza fino ad allora sconosciuta, da sola architetta un piano per costringere chi sa a uscire allo scoperto, perché capisce che solo così può aiutare quel buon uomo di Toby a difendersi dai sospetti e soprattutto dai pregiudizi che sempre si accaniscono su chi si percepisce diverso. L’anno in cui imparai a raccontare storie (Salani; 14,90 euro) è il racconto lieve e allo stesso tempo profondo di come dentro l’apparente tranquillità di una piccola comunità, possano esplodere aggressività, prepotenze, intolleranza, maldicenze e ingiustizie difficili da combattere.

Anche se più grande di lei e destinata al fallimento, quella di Annabelle è una battaglia di civiltà condotta con determinazione e cuore. Ma il cuore difficilmente riesce a vincere quelle battaglie. Lauren Wolk regala ai lettori di ogni età un romanzo di una bellezza rara. Che qualcuno ha paragonato a “Il buio oltre la siepe”. E che non a caso ha incassato una valanga di premi. Dai 13 ai 99 anni.

Le prime letture, quelle che i piccolissimi possono godere se accompagnati e incoraggiati da un lettore adulto, devono giocoforza fondarsi su pagine resistenti e colorate, figure ben delineate sullo sfondo e infine, ma non da ultimo, sorprese da scoprire e di cui ogni volta meravigliarsi. Questo librotto pubblicato da Babalibri – editore attento soprattutto alla lettura dei bebè – risponde a tutti i criteri di cui si è detto. Firmato da un duo affiatato come Cédric Ramadier & Vincent Bourgeau (autori anche di “Aiuto arriva il lupo!”, “Apri bene gli occhi”, “Ecco un uovo”), Ma dove sarà? (11,50 euro) punta sull’effetto sorpresa creato dalle alette che nascondono e svelano figure che le piccole dita accarezzeranno non senza cogliere l’alternanza lucido-ruvido della pagina.

La storia inizia già in copertina con l’interrogativo del titolo che si chiarisce con l’affermazione nascosta sotto la porticina della gabbietta. Il canarino è volato via e dunque tocca a chi legge scovare dove è finito alzando due alette in ogni pagina. Forse sotto la gallina, sotto le foglie o sotto il riccio? La soluzione arriva, come è ovvio, in un sorprendente finale. Dai 2 anni

Torna Minibombo, casa editrice di Reggio Emilia, “dedicata ai piccoli e ai grandi che leggono con loro” con una novità interessante firmata da Elisabetta Pica e Silvia Borando. Gelato! (11,90 euro) è una storia di capricci a diverse gradazioni, sottolineate da diversi colori. Un bambino vuole un gelato; l’adulto, immaginiamo il papà che lo accompagna, deve avere le sue buone ragioni per dire no. Ed è un no secco e deciso, tenuto fermo fino all’ultimo e rappresentato graficamente dalla staticità della figura maschile.

La decisione di papà innesca invece nel piccolino ostinato e collerico una reazione via via sempre più energica in un’escalation di emozioni e di rabbia che si visualizza in un’avvicendarsi di diverse espressioni e mimiche facciali e colori: dalla iniziale sorpresa si passa al dissenso prima blando (capriccio giallo) poi insistente accompagnato al piagnucolìo (capriccio blu) e alle rimostranze (capriccio verde) e così di seguito fino all’esplosione e poi al rientro della rabbia. Osservare e comprendere è il primo passo per osservarsi e comprendersi. Dai 2 anni

Una gita in barca, l’avventura di un giorno, tra pericoli incombenti, incontri insperati, paure e divertimento insieme. È il racconto per poesia e immagini di

, un grande e spettacolare albo che coniuga le rime di Nina Laden alle tavole fantasmagoriche e inconfondibili nel segno di Melissa Castrillon (Gallucci; 13 euro).


Un bambino e il suo amico escono di primo mattino a bordo di una barchetta gialla. Remando pian piano i due prendono il largo accompagnati festosamente dal volo dei gabbiani. Poi improvvisamente il tempo si gira in burrasca: pioggia, tuoni e fulmini impazzano sulle onde e per la barchetta si mette male, finché scende la notte e arriva il sereno. Ma l’avventura continua, con la moltitudine dei pesci e le balene che allegramente accompagnano i due amici verso l’approdo sicuro. Una lettura dolce da ascoltare, uno spettacolo per gli occhi. Dai 4 anni

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