Sacerdote della gioia, martire dell'Urss
giovedì 30 ottobre 2014
Chi lo incontrava rimaneva stupito: come faceva don Alessio - Oleksa nella sua lingua - a essere l'immagine perfetta della gioia in una terra oscurata dalla persecuzione anticattolica del regime sovietico? Ma il beato Zaryckyj non era spaventato da quel buio che aleggiava sulla sua vita, perché la fonte della sua luce era era ben più potente. Da tutti, infatti, veniva ricordato per la sua forte spiritualità eucaristica e mariana, che lo sorresse anche negli anni difficili della prigione e del campo di concentramento. Nato in Ucraina nel 1912, prete dal 1936, rimase in carcere tra il 1948 e il 1956, poi si fece pellegrino tra le comunità del Kazakistan e della Siberia, terre di cui venne nominato amministratore apostolico. Internato di nuovo nel 1962 morì l'anno dopo.Altri santi. San Marciano di Siracusa, vescovo e martire (I sec.); san Gerardo di Potenza, vescovo (XII sec.). Letture. Ef 6,10-20; Sal 143; Lc 13,31-35. Ambrosiano. Ap 14, 1-5; Sal 67; Mt 19,27-29.
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