venerdì 15 giugno 2007
Ripensamenti o insistenze? "Lupus" perplesso. Ieri su "Liberazione", p. 1, grande evidenza per un accorato ammonimento del deputato Candido Cannavò al Direttore: «Caro Piero, è con molto dispiacere"si può criticare, ma non disprezzarlo». Caspita - pensa Malpelo ingenuo - una protesta per la pagina intera di insulto volgare a Benedetto XVI che ha varcato certi limiti. Invece no: il riferimento è ad un pezzo su Chavez ed il Venezuela: «Nessuna indulgenza, ma non si può disprezzare». È così. Quelli di Rifondazione, e ampi dintorni, ci tengono ai sentimenti patriottici del Venezuela, ma se poi offendono Papa e cattolici non fa niente. Tanto - lo sappiamo - le masse sono con loro. E il discorso si allarga. In molte pagine si parla della prossima "rivincita" sulla piazza del Family Day a San Giovanni: «Tutti al Gay Pride!». L'adesione è massiccia: Ds, Rifondazione, Margheriti vari, ampi pezzi del futuro Pd"Benissimo! Ieri sul "Corsera" Paolo Conti scrive che Piero Fassino - uno che cerca di ragionare spesso, ma anche invano per quelli che lo circondano - ha voluto consultare una platea di intellettuali doc che gli hanno fatto "l'esame" soprattutto - elementare, Ndr - sulla "laicità", e quando qualche esperto ha consigliato di "non polemizzare con la Chiesa", ma di tener conto della sua realtà viva e del suo legittimo peso anche in democrazia, giacché esso passa per il libero consenso dei cittadini, pare non sia stato preso sul serio, ma visto come un provocatore. Già: loro sabato vanno tutti al Gay Pride in piazza San Giovanni. Tanto le masse sono assicurate. In Venezuela. Da noi chi lo sa?
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