Riformare nel Vangelo per dare radici al futuro
domenica 30 aprile 2017
Riformare significa costruire un futuro saldo, dalle radici profonde, frutto di un passato dal quale apprendere la via verso la verità. Si tratta di un'opera che nella Chiesa ha un'attualità perenne, perché è il riflesso del principio dell'incarnazione: Dio entra nel cuore della storia e la cambia, portando a compimento un cammino iniziato da lontano. È in queste coordinate che si mosse e operò san Pio V, che fu pontefice dal 17 gennaio 1566 al 1° maggio 1572. Nato a Bosco Marengo in provincia di Alessandria nel 1504, domenicano, dopo l'elezione al soglio pontificio lavorò per dare seguito alle indicazioni emerse dal Concilio di Trento: pubblicò il Messale, il Breviario e il Catechismo romano. Nel 1571, dopo la vittoria di Lepanto, istituì al 7 ottobre la Festa del Santissimo Rosario. Morì nel 1572.
Altri santi. San Giuseppe Benedetto Cottolengo, sacerdote (1786-1842); san Giuseppe Tuan, martire (1821-1861).
Letture. At 2,14.22-33; Sal 15; 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35.
Ambrosiano. At 19,1b-7; Sal 106; Eb 9,11-15; Gv 1,29-34.
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