mercoledì 16 marzo 2011
Ieri mattina all'edicola un allarme insistente. Mi giro, ma l'ambulanza non c'è. A casa capisco: l'allarme rosso è dalla "mazzetta" dei giornali. Su "L'Unità" (p. 21: «5.000 ragazzi 'ad orientarsi' sul futuro in un Santuario») e "Il Fatto" (pp. 1 e 10: «5.000 ragazzi portati al Divino Amore»). Testuale: «Per scegliere l'Università giusta tutti in processione al Santuario». No: non processione, bensì processo all'intenzione! Esordio del "Fatto": «Un prato sterminato, un mare di fango, 5.000 ragazzi. No, non è Woodstock, ma il Santuario del Divino Amore». Ma che è successo? Ecco: «l'Ufficio Ministeriale regionale dell'Istruzione», d'accordo con la Conferenza dei rettori delle Università romane " nel caso 3 statali, una privata laica e 5 "religiose" " ha voluto offrire ai "maturandi" di Roma l'occasione di conoscere le possibilità per l'iscrizione dell'anno prossimo e ha trovato lo spazio nel grande prato del Divino Amore, sull'Ardeatina, luogo celebre da secoli immortalato anche da Fellini ("La Strada"): stand, tendoni, cartelli a illustrare le diverse scelte. Cinquemila ragazzi hanno accolto liberamente l'invito, e con loro c'erano monsignor Leuzzi nel suo servizio di ministero e Claudia Koll cambiata rispetto a un passato graditissimo alle "Feste dell'Unità". E allora? Allora nelle due redazioni un dramma disperato, e nella mazzetta i giornali ululavano come sirene d'allarme! Per fortuna non avevano saputo " lo raccontava ieri "Avvenire" (p. 20) " che in Abruzzo, al Santuario di san Gabriele, i ragazzi erano «12.000»! Che dire? Niente! Salvo annotare la differenza: l'ambulanza ha la scritta al rovescio per farsi leggere al dritto. Loro tutto al rovescio: imbrogliano e " come si diceva una volta " "F... chi legge!".
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