Sta arrivando alla conclusione, il mercoledì in prima serata su Rai 2, anche la seconda stagione di Volevo fare la rockstar, la fiction sulla sgangherata vita di Olivia Mazzuccato, detta Olli, trentenne dallo spirito ribelle, amante della musica, diventata madre a 16 anni di due gemelle (“le Brulle” che vivono ora una fase di «adolescemenza»), spesso in crisi per lo stress tra il lavoro, la gestione delle figlie, i sogni irrealizzati, una famiglia sfasciata alle spalle e vicende amorose che non vanno quasi mai per il verso giusto. Eppure, a modo suo, Olivia è una donna forte, di carattere, con dei valori, anche se sconclusionata. Dalla storia emerge in modo bizzarro l'incondizionato amore per i figli, il bisogno latente di fare e di essere in qualche modo famiglia, la ricerca di un equilibrio e di conseguenza della felicità. Come personaggio, interpretato dalla brava Valentina Bellè, Olivia è una delle figure femminili più interessanti viste negli ultimi tempi in tv. Da sola reggerebbe benissimo la scena senza bisogno, ad esempio, del troppo spazio dato al triangolo gay tra il fratello di Olivia, un artista di strada e un carabiniere (tra l'altro sposato e con figlia). I toni, a volte anche drammatici, si alternano con quelli della commedia e i relativi risvolti comici attraverso una serie di personaggi non convenzionali come Francesco, alias Giuseppe Battiston, conteso da due donne (compresa ovviamente Olivia) nonostante abbia tutt'altro che il phisique du rôle dello sciupafemmine. Nel cast, sotto la regia di Matteo Oleotto, anche Angela Finocchiaro, Emanuela Grimalda e Anna Ferzetti nel ruolo di Silvia, l'involontaria antagonista di Olivia. Tra i personaggi secondari anche un giovane prete balbuziente che dispensa i suoi consigli al pub davanti a un boccale di birra.