domenica 1 dicembre 2002
L"altro ieri citavo in positivo Michele Serra e "Repubblica". Ieri, però, prima pagina della seconda, il primo era furioso " "Il ministero che consiglia la castità"! " contro i ministri Sirchia (Sanità) e Moratti (Istruzione) perché i loro ministeri stampano e distribuiscono ai ragazzi un opuscolo per la prevenzione Aids in cui si legge che "stabilità dell"unione e fedeltà sono le due armi davvero vincenti" in materia, e che "l"amore ha bisogno di tempo e mai va confuso con l"attrazione sessuale". A p. 20 "Repubblica" aggiunge 5 colonne alzo zero, con le furie di "Lila" e "Arcigay". Leggi e ti chiedi: perché tanta furia? Ricordi che qualche anno or sono Serra, "Repubblica", Arcigay e Lila si infuriarono molto, in nome della libertà di opinione, solo perché qualcuno, tra cui molti cattolici, protestò per la distribuzione nelle scuole, a cura del Ministero della Sanità, di "Lupo Alberto", un fumetto che su sessualità e Aids diceva cose del tutto opposte. Che dire? Primo: non sono forse incontestabili, di fatto, quelle frasi riportate? O valgono solo per credenti e bigotti? Del resto nel libretto si parla anche di altre metodiche di prevenzione, tanto care a "Lupo Alberto" e Co, che però nei fatti sono meno sicure. E allora? Non sarà che ciò che spiega tutto è che Serra, "Repubblica", Arcigay, Lila e Co si pensano come unica opinione vera e libera? Chi li ha nominati, nel ruolo? Quali elezioni universali hanno vinto? O pensano che i ministri di tutti i ministeri, in Italia, chiunque siano, debbono usare solo il loro cervello e la loro coscienza? Grazie, no! Stava scritto anche su "Lupo Alberto": in materia l"usato non vale"
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