Quella sapienza frutto di studio e preghiera
giovedì 11 dicembre 2014
Non basta lo studio per guadagnarsi la vera sapienza, perché un sapere senz'anima è una scienza vuota e infeconda e non incide sul mondo. Lo sapeva bene il beato Girolamo Ranuzzi, o Girolamo da Sant'Angelo in Vado, religioso marchigiano che lasciò il segno proprio grazie alla saggezza che lo guidò nella vita da consacrato tra i Servi di Maria. Era nato nel 1410 circa a Sant'Angelo in Vado ed era entrato nel locale convento servita per proseguire poi gli studi forse a Bologna. Una volta rientrato ebbe ruoli di responsabilità ma viveva anche momenti di ritiro ed eremitaggio, acquisendo presso i fedeli il titolo di "bacelliere" sia per gli studi che aveva fatto che per la capacità di applicarli nella vita quotidiana. La data della morte non è certa ma viene collocata attorno al 1468.Altri santi. San Damaso I, Papa dal 366 al 384; san Sabino di Piacenza, vescovo (V sec.). Letture. Is 41,13-20; Sal 144; Mt 11,11-15. Ambrosiano. Ger 16,19-21; Sal 15; Zc 10,6-9; Mt 21,18-22.
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