Quella fede che brucia e porta frutti secolari
sabato 5 luglio 2014
La fede brucia, perché ci chiede di assumerci le nostre responsabilità: chi crede davvero non può fare a meno di mostrarlo agli altri, altrimenti non è fede autentica. Questa consapevolezza ha sorretto le comunità cristiane fin dai primi secoli, quando il Vangelo dovette farsi strada a fatica nella cultura pagana allora diffusa. Santa Ciprilla è una dei tanti testimoni di questo difficile cammino. Era una vedova di Cirene (nella foto le rovine), cresciuta nella fede grazie al vescovo Teodoro, che poi fu martirizzato. Anche alla donna - vissuta nel III secolo - venne chiesto di sacrificare agli dei: le furono posti in mano dei carboni ardenti, sperando che li buttasse nel braciere, compiendo così formalmente l'atto richiesto. Ma lei preferì bruciarsi la mano e scegliere quindi il martirio.Altri santi. Sant'Atanasio di Gerusalemme, diacono e martire (V sec.). Sant'Antonio Maria Zaccaria, sacerdote (1502-1539). Letture. Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17. Ambrosiano. Lv 23,9.15-22; Sal 96; Rm 14,13-15, 2; Lc 11,37-42 / Lc 24,9-12.
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