Quel segno dell’Infinito, orizzonte ultimo al qua
martedì 15 agosto 2023

Appesantiti dalle nostre ferite aperte, dalle nostre attese deluse, dagli errori ripetuti e dai nostri limiti insuperabili, spesso ci sentiamo schiacciati in una dimensione esistenziale senza prospettiva né orizzonte. La solennità di oggi, l’Assunta, una delle più care alla devozione popolare, ci aiuta invece a scoprire che l’umanità intera condivide un destino comune che apre all’Infinito e ci sottrae dal labirinto apparentemente senza uscita costruito sulle innumerevoli prove della vita. Sentirci parte di questa chiamata collettiva dovrebbe aiutarci ad aprire il cuore nei confronti dei fratelli bisognosi e di tutti coloro assieme ai quali camminiamo «in questa valle di lacrime ». La solennità dell’Assunzione di Maria, una delle feste mariane più antiche, offre proprio questo prezioso messaggio teologico, che apre alla speranza oltre il tempo ma richiede impegno nel cuore della

storia. La Madre di Dio, porta aperta sulla vita divina, «fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore – si legge nel Messale Romano – esaltata quale regina dell’universo»: in questo modo all’umanità intera è mostrato in maniera chiara e semplice il destino di chi si affida a Dio. Il dogma dell’Assunzione di Maria fu definito solennemente da Pio XII nel 1950: si trattò di rendere solo “ufficiale” ciò che veniva celebrato già da molti secoli e che la comunità dei credenti sentiva e sente come una preziosa verità universale.

Altri santi. San Tarcisio, martire (III sec.); san Stanislao Kostka, novizio gesuita (Rostkow, 1550 - Roma, 1568).

Letture. Romano. Ap 11,19;12,1-6.10; Sal 44; 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56.

Ambrosiano. Ap 11,19;12,1-6a.10ab; Sal 44 (45); 1Cor 15,20-26.

Bizantino. Fil. 2,5-11; Lc 10,3842.11,27-28.

t.me/santoavvenire


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