Diedero la vita per difendere la loro arte di scalpellini
venerdì 8 novembre 2019
Il lavoro è uno strumento per dare forma alla fede nel mondo, una dimensione fondamentale per vivere il Vangelo. I santi ricordati oggi, i Quattro Coronati, diedero la propria vita per essersi opposti a chi che volevano usare la loro arte contro la loro stessa coscienza di credenti. Il Martirologio riporta i loro nomi: erano Claudio, Nicostrato, Simproniano e Castorio, che, secondo la tradizione, esercitavano la professione di scalpellini. La loro vicenda si colloca tra il III e il IV secolo in Pannonia. La bellezza delle loro opere, ispirata dalla loro fede, era oggetto di ammirazione e li avevano fatti conoscere oltre i confini della regione in cui vivevano. Arrivò infatti una richiesta dall'imperatore Diocleziano, che voleva da loro una statua del dio Esculapio. Essi, però, si opposero e per questo furono flagellati poi annegamento in un fiume, all'interno di casse di piombo.
Altri santi. San Chiaro di Tours, sacerdote (IV-V sec.); beato Giovanni Duns Scoto, sacerdote (1265-1308).
Letture. Rm 15,14-21; Sal 97; Lc 16,1-8.
Ambrosiano. Ap 18,9-20; Sal 98 (99); Gv 14,2-7.
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