giovedì 17 ottobre 2002
Confusioni. Dacia Maraini scrive spesso che la Chiesa cattolica è il colmo della sessuofobia, e su "Io Donna" (12/19) replica a un lettore di Assisi, che ha chiesto qualche prova da testi recenti di Magistero o teologia: "Non so se la sua sia ingenuità o altro". Ci fai o ci sei? Le prove: "la Chiesa cattolica è l'unica ad immaginare una Madre che partorisce un figlio senza aver conosciuto il sesso", "è la sola che pretende dai suoi sacerdoti la castità assoluta" e ancora oggi rifiuta il sacerdozio femminile. La storia poi dice che "i peggiori nemici delle donne sono stati i Padri della Chiesa". Ultimo, per oggi, se da noi manca nelle scuole l'educazione sessuale ai bambini, è colpa della Chiesa! Che dire? Eterno Tertulliano: "Non si condanni ciò che non si conosce!" Vediamo: non per la sola Chiesa cattolica, ma per tutte le Chiese, anche le protestanti e le ortodosse, Maria concepisce il figlio senza concorso del maschio. Non è "immaginazione" sessuofobica, ma dato dagli inizi nei Vangeli, in ambiente ebraico biblico, in cui non c'era certo sessuofobia. Anche la Chiesa cattolica, poi, ha preti sposati, quelli di rito orientale: né meno preti, né meno buoni preti di quelli celibi. Scritto nel Concilio Vaticano II da 40 anni. Motivo del celibato non è certo, oggi, la sessuofobia. Avrebbe qualche ragione, Maraini, su certi "Padri della Chiesa", ma l'antifemminismo viene da molto prima - si veda la sessuofobia di persiani, greci e latini - e va ben oltre la Chiesa, bastino testi di Voltaire, Nietzsche, Freud, Marx e Co. O questo: "le donne sono come i camaleonti: dove si posano prendono il colore". È di Alberto Moravia. Lei lo ha conosciuto bene. Non era un padre della Chiesa...
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