domenica 1 giugno 2008
Non ci sarà nessuna «religione col bollino», come prevede il Manifesto (martedì 27), che spara una bufala grande così e firmata Daniele Luttazzi. Costui scrive che, secondo «una direttiva della UE» (la n. 29 del 2005, che ne modifica alcune precedenti) «da lunedì prossimo entreranno in vigore in tutta Europa controlli restrittivi sui servizi offerti ai consumatori» e che «le nuove norme equiparano i ministri del culto a cartomanti, chiromanti, chiaroveggenti, astrologi, medium, commessi viaggiatori, piazzisti e venditori ambulanti» per proteggere i consumatori da «pratiche commerciali scorrette». Fin qui tutto vero. Luttazzi, però, cita il Times di Londra, che a sua volta cita un avvocato senza farne il nome: «In base a queste regole i vescovi dovranno dire ai fedeli che ciò che offrono è solo una forma di intrattenimento e che all'ingresso dei luoghi di culto dovranno essere affissi cartelli per avvertire i potenziali fedeli di non prendere la religione troppo sul serio». Risparmio il seguito, ridicolo e blasfemo, ma non la documentazione, cui si rifanno sia il Times sia il Luttazzi. Questi, citando i commenti di autorevoli personaggi alla Direttiva, riportano la protesta del «portavoce della Chiesa Anglicana Riformata e Accettata», una certa «Penelope Pitstop»: proprio pit-stop, come la fermata ai box per il rifornimento di carburante o il cambio delle gomme e proprio Penelope, personaggio del cartone animato "Wacky Races". Cita poi «un sacerdote cattolico, Peter Paper...», che è un personaggio, invece, di fumetti erotici. E l'«avvocato Heinz Felfe dello studio legale David, Foster Wallace & Geromit di Londra...», tutti protagonisti di un'altra serie di cartoon televisivi. Infine ricorda «Alma Roodedraat, la scienziata olandese che da sempre si batte contro i raggiri a base di irrazionale...»: una scienziata così famosa che, in tutta la rete mondiale di Internet, la si trova solo una volta e perché ripresa dal Manifesto di martedì. Dopodiché resta sta da stabilire se Times, Luttazzi e Manifesto siano tutti caduti nei tranelli dell'avvocato Innominato; o se Luttazzi e Manifesto abbiano fatto i finti tonti o se il Manifesto sia il più ingenuo di tutti. In ogni caso questo è un caso esemplare di multilaicismo: ingenuità, cinismo o malafede. A scelta e senza attenuanti. Succede quando a certe persone si fanno scrivere editoriali "seri".

SCHIAVE DI STATO?
Libero e Liberazione, i quotidiani della destra della sinistra arrabbiate, dedicano stessi spazio e lettura al referendum di Daniela Santanchè per l'abrogazione della legge Merlin (1958, abolizione delle "case chiuse") e per la liberalizzazione della prostituzione, con riconoscimento della qualifica e dei diritti di "lavoratrici del sesso". Motivo: liberarle dalla schiavitù in cui si trovano. Per ridiventare di fatto, come un tempo, schiave di Stato?

VERGOGNARSI, PERCHÉ?
Dispiace davvero che padre Alex Zanotelli, da tutti missionario molto stimato, abbia scritto, proprio su Liberazione (sabato 24), che, per gli episodi di razzismo e xenofobia di questi giorni, lui «si vergogna di essere [...] cristiano». Non risulta che Gesù si sia vergognato di essere... cristiano: eppure si era caricato di tutti i peccati del mondo, compresi quelli attuali di razzismo e xenofobia.
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