martedì 9 maggio 2006
Ieri Radio Radicale (15.30 ca) voci di candidati "Rosa nel pugno" alle comunali romane: "Il nostro programma - solenne - è quello di laicizzare Roma". Poi Roberto Lovari, nota nomenclatura socialista di un tempo, precisa: "La nostra presenza servirà ad impedire che le sedute del prossimo Consiglio comunale si aprano con la preghiera!". Applausi. Con tanti auguri! Segue una proposta a favore dei "portatori di handicap". Sussulto di autocoscien-za? Servirebbe anche in "cultura". Marco De Martino ("Panorama", 20/4, p. 245-246: "Ma quei libri non sono Vangelo") presenta come novità lo "studioso" Bart Ehrman, autore di "un volume che fa discutere negli Usa", e che "è arrivato a perdere la fede" scoprendo "gli errori e i cambiamenti che hanno portato nei secoli ai Vangeli che conosciamo". Ecco il succo: "ha trovato circa 200 mila differenze tra i testi più antichi, circa 2700 manoscritti, e quelli successivi". Dunque i Vangeli che abbiamo sono poco antichi e molto imbroglioni. Esempio chiaro? "In tutta la Bibbia c'è solo un passaggio in cui si parla chiaramente di Trinità, ma secondo Ehrman venne scritto da volen-terosi uomini di Chiesa del sedicesimo secolo". Leggi e, se conosci un po' le cose, ridi. Tutte le 200 mila differenze infatti sono in nota al Merk, edizione critica del testo greco curata dal Pontificio Istituto Biblico (!) che è del 1933! E tra esse conti con una sola mano quelle importanti per contenuto. E la Trinità? Esplicita in Matteo 28,19; I Corinzi 12,4-6 e II Corinzi 13,13: testi sicuri, 15 secoli prima del sedicesimo! Vecchio consiglio di Gianni Brera: andate a spazzare il mare"
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