Prete greco-cattolico, morì martire in Siberia
domenica 17 maggio 2015
Il Vangelo è scomodo, destabilizza e mette in dubbio le certezze dei regimi, per questo la storia è segnata dal cammino dei martiri. Tre le numerose vittime delle ideologie totalitarie del XX secolo c'è anche il sacerdote beato Ivan Ziatyk. Nato nel 1899 nel sudest della Polonia da una famiglia di rito greco-cattolico, divenne sacerdote a 24 anni divenendo poi prefetto in Seminario. Nel 1935 entrò nella Congregazione del Santissimo Redentore e si dedicò all'insegnamento della teologia dogmatica a Lviv (Leopoli). Risale al 1946 il primo periodo di internamento assieme agli altri confratelli redentoristi dell'Ucraina ad opera del regime sovietico. Rimase poi ancora in carcere tra il 1950 e il 1951, subendo numerose torture. Morì in Siberia, in un lager, bastonato a morte nel 1952.Altri santi. San Pasquale Baylon, religioso (1540-1592); beata Antonio Mesina (1919-1935).Letture. Ascensione del Signore. At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20.Ambrosiano. At 1,15-26; Sal 138; 1 Tm 3,14-16; Gv 17,11-19.
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