martedì 11 settembre 2007
Il pregiudizio vede non ciò che è, ma ciò che gli pare. Solo così ti spieghi certe pagine. Domenica "Il Manifesto" in prima lancia fervido Christopher Hitchens, clown del pensiero ateo che pare andar di moda perché proclama fin dal titolo di un libro che «Dio non è grande». Ecco lo "strillo": «Festival di Mantova: i disastri delle religioni secondo il polemista Hitchens. Un ritratto di Remo Ceserani a p. 10». Il bello è però che dentro, una pagina intera, questo "ritratto" pare da querela: un provocatore nato, mezzo anarchico e mezzo fascista, sostenitore folle della guerra in Iraq che perciò ha appoggiato la rielezione di Bush, pur dopo averlo definito «anormalmente non intelligente»' Basta? No. Leggi che Hitchens è reso aggressivo da «una notevole dose di bullismo' derivata da profonde basi psicologiche» e che, coraggioso, ha sbeffeggiato in un libro intero Madre Teresa di Calcutta con i «toni nerboruti che gli sono usuali». Insomma: in prima si esalta per pregiudizio, solo perché ce l'ha con "le religioni", uno che dentro con evidenza e cognizione di causa si demolisce. Da manuale! Altra follia servita sulla "Stampa" (p. 15) sempre domenica: il celebre Noam Chomsky sentenzia che «Osama parla come il Papa perché - testuale - ambedue dicono all'Occidente che se non accoglie la vera fede sarà distrutto!». è la stessa cosa? Osama dice che se l'Occidente non accoglie l'islam lui e i suoi lo distruggeranno con le bombe. Non solo parole: oggi è l'11 settembre! Anche il Papa dice così? O talora l'imbecillità che trionfa in qualche testa finisce pari pari su qualche testata di giornale?
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