Predicazione a costo dell'esilio
giovedì 6 marzo 2014
Anche dal Martirologio viene un prezioso contributo alla riflessione sul ruolo delle donne nella Chiesa. Oggi, ad esempio, viene proposta la memoria della beata Rosa da Viterbo, la cui opera spirituale lasciò anche un segno "politico" nella sua città divisa dalla lotta tra guelfi e ghibellini. Era nata attorno al 1233 a Viterbo, figlia forse di agricoltori e, malata, fu accettata tra le terziarie francescane. Per ricordare alla città – in mano dal 1240 ai ghibellini filo-imperiali – il debito spirituale con il Papa e il Vangelo, dopo essere guarita, cominciò a predicare per le strade. La sua iniziativa, però, le provocò l'esilio. Nel 1250 morì l'imperatore Federico II e Rosa poté tornare ma l'anno successivo morì, indicata da tutti come esempio di santità.Altri santi. San Marciano di Tortona, vescovo e martire (II sec.); santa Coletta Boylet, vergine (1381-1447).Letture. Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25.Ambrosiano. Qo 8,16-9,1a; Sal 48; Mc 13,9b-13.
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