venerdì 27 maggio 2011
Wikipedia, l'enciclopedia libera e spontanea del Web, ha colto al volo l'aggiornamento di mercato e l'ultima versione che lo riguarda precisa: "Andrea Pirlo (Brescia, 19 maggio 1979) è un calciatore italiano, centrocampista della Juventus e della Nazionale italiana. Campione del mondo con la Nazionale nel 2006". Alla sua prima conferenza stampa, Pirlo ha subito precisato il piacere di trasferirsi a una squadra - la Juventus - che «insieme all'Inter e al Milan rappresenta il meglio del calcio italiano». E infatti nelle altre due aveva già giocato: poco nell'Inter (4 partite con zero gol), dieci anni e 284 volte nel Milan (con 3 gol); un decennio durante il quale non sono mancati sfottò alla Beneamata che se n'era privata poco prima di Seedorf, a sua volta trasferito al Milan che, nelle stesse ore in cui si liberava di Pirlo, confermava all'olandese il contratto, la fiducia, un posto nella squadra che nella prossima stagione punterà alla Champions; e il professor Clarence di Coppone ne ha vinte tre, con l'Ajax, il Real Madrid e il Milan. Marcello Lippi ha salutato l'arrivo di Pirlo alla Juve (certamente da lui suggerito) con entusiasmo e altrettanto soddisfatto n'è stato Prandelli, il nuovo Ct ora sicuro di riavere in azzurro il suo quasi concittadino, fermato per lungo tempo da un infortunio e dalle scelte del tecnico Allegri, al quale non serviva - evidentemente - il regista Pirlo nel Milan "dei tre mediani". Eppure, per qualche tempo si parlerà a vanvera del Traditore Pirlo così come si è parlato - anche volgarmente, e da gente come Gattuso - del Traditore Leonardo, pur trattandosi di un allenatore che il Milan aveva prima "inventato" poi sollevato dall'incarico. La contestazione a Pirlo è certa: sempre in Wikipedia, accanto alla biografia di Andrea, compare un'insolita icona gialla, un lucchetto serrato che vuol dire esattamente "protezione parziale usata quando una pagina è soggetta a gravi atti di vandalismo da parte di utenti anonimi", da parte cioè di quei navigatori e blogger - presunti tifosi - che esercitano a tutte l'ore sul web la loro tracotante e violenta ignoranza; e non mancheranno neppure i pirati di parte juventina, ormai da anni abituati a insolentire dirigenti e calciatori bianconeri "in memoria di Moggi": gli stessi che hanno preteso l'esonero di Del Neri e l'ingaggio di Antonio Conte. E invece, se c'è un titolo che mi sento di dare al mite Andrea - e parlo dell'uomo, l'atleta è vigoroso - è quello di Uomo di Pace per una Juve devastata da inquietudini tecniche e da polemiche intestine. C'è, ad aspettarlo, un Del Piero che insieme a lui formerà la coppia più elegante e raffinata del calcio italiano: ma se Alex è onorato da un rinnovo contrattuale quasi automatico, Andrea è chiamato a rappresentare il fulcro della ricostruzione, l'immagine stessa della rinascita. Su Wikipedia manca ancora la sua foto ma già m'immagino il suo sorriso misurato ma orgoglioso nella nuova figurina in bianco e nero. In bocca alle iene, Andrea.
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