Sacerdote missionario martire in Oceania
mercoledì 28 aprile 2021
Ciò che batte nel cuore di un cristiano è l'amore per il mondo, una forza che lo spinge a guardare ai fratelli, vicini e lontani, come compagni di viaggio verso l'abbraccio di Dio. E fu proprio il desiderio di portare l'annuncio del Risorto fino agli estremi confini a muovere san Pietro Chanel, primo martire dell'Oceania. Era nato in Francia, a Cuet, il 12 luglio 1803 e a 21 anni entrò in Seminario a Bourg. Il 15 luglio 1827 venne ordinato sacerdote diventando poi vicario ad Amberieu e a Gex e poi parroco a Crozet. Ma il suo desiderio più profondo era dedicarsi alla missione e per questo si era avvicinato ai Padri Maristi, che decisero di affidargli la guida del primo gruppo di missionari in Oceania. Il 12 novembre 1837 arrivò a Futuna, isola divisa in due da una montagna e da due tribù in guerra tra loro. La sua opera evangelizzatrice ebbe molti frutti soprattutto tra i giovani, ma trovò l'ostilità degli anziani, tanto che il Battesimo del figlio di un capotribù provocò un'aspra reazione dello stesso capotribù che fece uccidere il missionario. Era il 28 aprile 1841.
Altri santi. San Luigi Maria Grignion da Montfort, sacerdote (1673-1716); beati Lucchese e Buonadonna, sposi (1181-1260).
Letture. Romano. At 12,24-13,5; Sal 66; Gv 12,44-50.
Ambrosiano. At 13,1-12; Sal 97 (98); Gv 7,40b-52.
Bizantino. At 14,6-18; Gv 7,14-30.
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