Pensioni Inpdap, nuove regole
giovedì 30 dicembre 2010
Poche ore all'inizio del 2011, che vede l'avvio della nuova riforma della previdenza. Le regole che mutano radicalmente per milioni di cittadini i tempi di maturazione dei trattamenti pensionistici presentano aspetti specifici per i dipendenti del pubblico impiego. Gli ultimi chiarimenti dell'Inpdap sulla riforma (legge 122/2010) interessano direttamente particolari figure di ecclesiastici e di laici.
Una schiera variegata, composta da docenti di religione, da membri di ordini religiosi e sacerdoti che operano come cappellani negli ospedali, per le forze armate e per la polizia. Eccezione alla previdenza pubblica sono i cappellani delle carceri che la legge iscrive all'Inps. La ricca casistica, oggetto dei chiarimenti dell'Inpdap, presenta diverse novità. In primo luogo, la conferma che tutto il personale del comparto scuola è escluso dal nuovo regime della decorrenza mobile della pensione.
Decorrenza del giorno. In tema di decorrenza della pensione di anzianità e di vecchiaia (scuola esclusa), l'Inpdap offre questa interpretazione: la riforma ha stabilito che per ricevere l'assegno devono trascorrere "12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti" e quindi, per gli iscritti all'Inpdap, la nuova decorrenza del trattamento può avvenire anche in un giorno all'interno del mese di rinvio, senza attendere il primo giorno del mese successivo.
Se l'età e i contributi, per fare un esempio, sono stati maturati alla data del 12 gennaio 2011, la pensione non sarà riconosciuta dal 1° febbraio 2012, cioè dal mese successivo, ma esattamente dal 12 gennaio 2012. Si tratta di una rivoluzione normativa che produrrà effetti imprevedibili. Poiché il pagamento dell'assegno deve avere cadenza mensile, il pensionato potrà richiedere la riscossione periodica esattamente nel giorno del mese in cui è stata assegnata la decorrenza. Diversamente (pagamento dal mese successivo) l'interessato sarebbe ingiustamente danneggiato, finendo col perdere soldi per il periodo che intercorre dalla prima decorrenza intermedia fino al 30 o al 31 del mese. Senza contare, per l'Inpdap, anche il problema della trasmissione alle poste e alle banche di elenchi degli accrediti delle pensioni diluiti per singoli giorni del mese.
La ex legge 322. Chiusa la legge 322, non sono più ammessi i trasferimenti gratuiti di contributi Inpdap all'Inps. I contributi restano fermi negli archivi dell'Inpdap e i dipendenti che lasciano il servizio senza aver raggiunto la pensione, continuano ad essere considerati "iscritti Inpdap". Con questa qualità, anche dopo aver cessato il lavoro con requisiti pieni o mancanti, possono effettuare operazioni di ricongiunzione, riscatto, accredito figurativo ecc. In questo modo, anziché attendere la pensione di vecchiaia si possono maturare i requisiti per quella di anzianità. Se presentate oltre 90 giorni dal termine del servizio queste operazioni producono effetto dalla data di presentazione della richiesta.
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