venerdì 16 dicembre 2011
Certezze laiche, tra ridicolo e discussione. Staderini, segretario radicale, l'altro ieri era sicuro: "La casa del clero di Milano non paga l'Ici". Ieri qui (p. 1 e 12) le foto delle ricevute che provavano il contrario! Poi anche i documenti da Trento: solo il 3,5% degli immobili diocesani secondo legge non paga l'Ici, regolarmente versata dal 96,5%. Idem da Cagliari. Insomma: ridicole buffonerie da strapazzo profondo, anzi radicale. Tra altre certezze da discutere spicca sul "Fatto" (p. 18) quella di Politi: «I cattolici bocciano una nuova Dc». Leggi e scopri che per lui il rifiuto andrebbe a un "partito confessionale". Discussione: ma la Dc di Sturzo e De Gasperi era proprio "confessionale"? E una formazione politica che somigliasse a quei due e – se si vuole – anche a Zaccagnini, Moro e Andreatta – ieri ricordato con 2 pagine su "L'Unità" – "i cattolici" la boccerebbero davvero? Consentirà, Politi, qualche dubbio in merito… Ultimo punto, da discutere seriamente. Ieri su "Repubblica" ampio spazio alla tragedia scatenata dalla bugia della ragazzina di 16 anni che ha accusato l'"immigrato" di averla stuprata per non dover raccontare di aver avuto un rapporto con il suo ragazzo. Tre articoli (pp. 1 e 54) e in quello principale lanciato in prima Concita De Gregorio comincia così: «Come ne esco. La questione è tutta qui». Ha ragione? Sì e no. Nei fatti è andata così, ma «la questione non è tutta» lì. Forse la prima questione dovrebbe essere un'altra: «Come non entro» in situazioni del genere. È moralismo, questo? No: è una domanda seria, posta a certezze che si dicono "laiche" e stavolta non finiscono in buffonate, ma nell'impotenza, cui segue inevitabile la tragedia.
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