martedì 1 luglio 2008
Certi particolari dicono tanto. "Unità" (29/6, p. 8), titolone su 5 colonne: "Cardinal Vallini, un pastore a San Giovanni in Laterano". Ribadito più volte nel testo: "Una scelta pastorale: lo ha sottolineato il Pontefice"" Che vuol dire? Che " testuale " dal "cardinale 'politico', oltre che 'missionario' impegnato nel dialogo con la società sui valori, con Vallini si passa ad una guida 'pastorale'". Ora "un pastore"! Finora c'era un contadino, un cacciatore, un pescatore? I due "pastori" in questione non avranno tempo di leggere i giornali: servirebbe a stare allegri. Sono i cliché di moda. Sul "Sole 24Ore" il pastore nuovo è""il giurista" e nel titolone sulla "Stampa" il passaggio è dal "vescovo guerriero" troppo intelligente e potente" per continuare al "grande esperto giurista""Opinioni azzardate? Tanto i giornali sono già nel nome "effimeri" " in latino, dal greco, "ephemerides" " durano un giorno, e i lettori dimenticano. Fa niente. C'è altro? Sì. Ieri, salvo sul "Giornale", niente in pagina sulla celebrazione papale della festa dei Santi Pietro e Paolo, con preghiere e professione di fede pronunciate insieme da Benedetto XVI e Bartolomeno I, Patriarca di Costantinopoli; tanto invece sui nuovi "kepì" degli addetti alla sicurezza vaticana ("Messaggero", "Tempo", "Repubblica", ecc.). Il colmo sulla "Stampa", 6 colonne e 4 foto: "Look nuovo, anzi antico. È la rivoluzione di Ratzinger". Pezzo maliziosamente leggero " sostiene Malpelo ", fatto di frou frou e notizie già date più volte. E i 1000 anni di storia, tra Costantinopoli e Roma? Quisquilie, pinzillacchere! Volete mettere "i kepì"?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI