martedì 8 settembre 2020
Papi in pagina spesso, e in modi diversi e anche opposti... Ieri per esempio sul “Giornale” (p.1 e int: “il Papa anti chiacchiere”) leggi la replica volutamente pettegola all'Angelus del Papa di domenica richiesta proprio, e con elogio in materia, al “Re delle chiacchiere”, Roberto D'Agostino. Se infatti «chiacchierare» è peccato lui si è costruito una fama da monarca nella materia. Stavolta però il tono è volutamente aggressivo e sgarbato: pagina per molti aspetti sprecata. Diverso e davvero a sorpresa invece (“Repubblica” 6/9, p. 17) il caso ricordato con questo titolo: «Quei quattro passi del Papa al Corso, nella città degli indolenti». Il pensiero va immediatamente a quanto successo di recente quando papa Francesco proprio al Corso camminò a piedi nella città tramortita dalla paura. No! Il racconto si riferisce al 6 settembre 1870, martedì, quando Pio IX fece esattamente la stessa cosa. Due settimane dopo sarebbe arrivata Porta Pia, e per 60 anni i Papi non circolarono per Roma, la città creata sulle rovine della Roma antica e sede del successore di Pietro. Un evento anche allora... Ma non basta, e la notizia si arricchisce con una curiosità: l'autore della paginata, il collega Stefano Tomassini, cita come fonte una pagina di Nicola Roncalli (sic!) che però non è un parente alla lontana del futuro Angelo Giuseppe, poi Giovanni XXIII. Leggo l'annuncio di una serie di articoli per ricostruire la storia attorno a quelle due settimane di Roma ancora Stato pontificio. In pagina motivatissima storia di tutti! Contributi differenti, per valore e per originalità. E ieri (“Fatto Quotidiano”, p.5) «Francesco. Né conservatore né progressista: il discernimento “aperto” del Papa gesuita», Fabrizio D'Esposito sintetizza la visione del pontificato di Francesco espressa in un lungo studio su “Civiltà Cattolica” dal direttore padre Antonio Spadaro: prezioso per chi legge.
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