sabato 10 settembre 2016
È forse l'affresco più celebre e affascinante dell'antichità quello che immortala l'agile figura del Tuffatore, pronto ora per tornare a "casa", al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, dopo il girovagare di un anno, dall'Expo milanese alla mostra "Mito e Natura" dell'Archeologico di Napoli. A Paestum il Tuffatore troverà finalmente un ambiente ristrutturato e confortevole grazie al mecenatismo di un imprenditore della Piana del Sele. Antonio Palmieri, titolare della Tenuta Vannulo, produttore di mozzarella di bufala, pioniere del biologico in Campania che fa ascoltare Mozart alle sue seicento mucche, ha donato 25mila euro per risistemare con criteri moderni la sala Mario Napoli (dal nome dell'archeologo salernitano che scoprì la tomba nel 1968, a due chilometri a sud di Salerno), dove sarà ricollocato il prezioso reperto. La lastra di copertura della tomba, risalente al decennio compreso tra il 480 e il 470 a.C, rientrerà a Paestum il prossimo 7 ottobre, accolta da una manifestazione organizzata dal direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel. Nell'occasione sarà presentato anche il restauro della fontana di Carlo Alfano, straordinaria opera di arte contemporanea che dialoga a distanza con l'arte antica rappresentata dal Tuffatore, da tempo bisognevole di cura. Il bilancio dei mesi estivi a Paestum è molto positivo: gli orari prolungati fino a mezzanotte, le aperture dei Templi, la rassegna musicale e teatrale, le attività didattiche ed espositive hanno portato 127.702 visitatori (+ 40% di ingressi e + 70% di incassi).
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